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Romania, sei bambini muoiono a causa di un’epidemia di morbillo

L’epidemia ha colpito quasi mille bambini in tutto il paese.
A cura di Davide Falcioni
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Sei bambini sono morti in Romania a causa di una violenta epidemia di morbillo: la malattia ha già infettato almeno mille piccoli in 30 dei 42 distretti del paese le autorità sanitarie sono per questo in allerta massima: a renderlo noto è il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (Ecdc) nel suo bollettino settimanale. Secondo il dossier dall'inizio dell'anno i casi registrati sono stati 935. Delle sei vittime tre sono bambini sotto l'anno di età, uno è un bimbo di un anno con una grave distrofia, uno è un adolescente con una patologia cronica del fegato e uno è un giovane adulto sieropositivo: si tratta, purtroppo, di tutti soggetti in cui non è stato possibile praticare la vaccinazione.

L'epidemia di morbillo ha colpito soprattutto i bambini al di sotto di un anno, con 86,5 casi ogni 100mila abitanti, seguito dalla fascia tra uno e quattro anni. "Il morbillo può avere complicanze come polmonite, otite media, bronchiti e diarrea che si verificano comunemente nei bambini piccoli – ricorda l'Ecdc -. La mortalità aumenta in bambini sotto i cinque anni e nelle persone immunocompromesse, inclusi i pazienti con leucemia, Aids e malnutrizione grave. Il morbillo rimane una delle cause principali di mortalità nei bambini nonostante un vaccino sicuro ed efficace sia disponibile da decenni".

Una ricerca recentemente pubblicata da Oms, Cdc, Unicef e Gavi ha rivelato come, nonostante negli ultimi 15 anni si sia registrato nel pianeta un decremento del 79 per cento dei decessi per morbillo, siano ancora centinaia le morti dei bambini per una malattia che, se correttamente trattata, è invece ampiamente prevedibile. "Eradicare definitivamente il morbillo non è una missione impossibile – sostiene Robin Nandy, responsabile immunizzazioni per l'Unicef – perché abbiamo le conoscenze e gli strumenti per poterlo fare, ma ciò che manca è la volontà politica di raggiungere ogni singolo bambino, indipendentemente da dove viva e quanto sia lontano. Senza tale impegno, i bambini continueranno a morire a causa di una malattia che è facile ed economica da prevenire".

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