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Vietato parlare male del termovalorizzatore di Roma: negata la sala, la protesta si sposta in piazza

Il Campidoglio ha negato all’ultimo l’utilizzo di una sala per un evento organizzato dai comitati No Inceneritore e così la protesta si è spostata in piazza. Presenti i consiglieri Zuccalà (M5s) e Zeppieri (Polo Progressista), che attaccano: “Gualtieri ha messo il bavaglio al dibattito sull’inceneritore”.
A cura di Enrico Tata
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Due eventi sul tema dei rifiuti in programma oggi in Campidoglio. In una sala, una conferenza organizzata dal sindaco Gualtieri e dall'assessora Alfonsi sull'Economia Circolare e in un'altra il convegno promosso dalle associazioni contrarie al termovalorizzatore di Santa Palomba. Due appuntamenti confermati fino a ieri, ma soltanto uno, quello dell'Amministrazione capitolina, si è svolto secondo il programma. L'altro, invece, si è trasformato in una conferenza stampa improvvisata in piazza del Campidoglio, perché nel frattempo la sala prenotata lo scorso 25 gennaio è stata negata all'ultimo agli organizzatori. 

Negata la sala per il convegno No Inc, la protesta si sposta in piazza

Il portavoce della Rete Tutela Roma Sud, Marco Alteri, ha chiesto spiegazioni prima all'Ufficio del Cerimoniale e poi ha chiesto di poter parlare con la segreteria del sindaco Gualtieri. Ma dal Campidoglio non è arrivata alcuna risposta e così il convegno, con il via libera della questura di Roma, si è trasformato in una conferenza stampa in piazza, davanti a Palazzo Senatorio. "Ci è stata negata la possibilità di discutere dell'inceneritore in quella che dovrebbe essere la casa dei cittadini e delle cittadine, cioè il Campidoglio. Il sindaco Gualtieri ha negato la discussione, ma noi siamo qui per dimostrare che non siamo facinorosi, che non vogliamo screditare la città, ma vogliamo che Roma sia veramente pulita", hanno detto gli organizzatori dal microfono.

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Zuccalà (M5s): "Gualtieri ha messo il bavaglio al dibattito"

Secondo il capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Regione Lazio, Adriano Zuccalà, "il sindaco Gualtieri, invece di avere una sala in cui si discuteva pacificamente sul tema dei rifiuti, adesso ha una piazza che protesta perché semplicemente non ha dato la possibilità di esprimere democraticamente un pensiero diverso dal suo. Purtroppo non siamo nuovi a comportamenti del genere, dal momento che l'unica opportunità che è stata data ai sindaci del territorio per discutere dell'inceneritore è stata in una commissione in Regione Lazio. Capiamo quindi che il confronto non è nell'interesse del sindaco di Roma e sindaco della Città Metropolitana. Oggi Gualtieri ha messo un bavaglio al dibattito e non è la prima volta che succede". 

Zeppieri (Polo Progressista): "A Gualtieri dà fastidio pensiero diverso dal suo"

D'accordo anche la consigliera Alessandra Zeppieri, Polo Progressista, presente anche lei in piazza: "Evitare il confronto e non permettere il confronto è un fatto gravissimo. Gualtieri si è sempre sottratto al confronto, non ha mai accolto i sindaci dei Castelli Romani. Oggi ci sarebbero stati e forse questo a lui dava grande fastidio. Avere una voce divergente alla sua è un qualcosa che non voleva permettere e quindi attraverso delle scuse, dei cavilli, ha negato la sala con pochissimo preavviso. Gualtieri non ascolta i sindaci e i territori, va avanti senza ascoltare nessuno. Ma noi non ci faremo mettere alcun bavaglio e anzi noi siamo qui ancora con più forza e non arretreremo neanche di un passo. Riteniamo che la scelta dell'inceneritore sia profondamente sbagliata e anacronistica". 

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La risposta del Campidoglio: "Nessuna censura"

Il Campidoglio ha precisato che non c'è stata alcuna censura: "Visto il numero dei partecipanti e la concomitanza con un’altra iniziativa in Campidoglio agli organizzatori è stata proposta un’altra sala più capiente e funzionale o in alternativa un’altra data. Gli organizzatori hanno respinto entrambe le proposte e ciò dimostra il carattere strumentale delle polemiche". Gli organizzatori hanno fatto sapere che la sala è stata negata con una comunicazione telefonica arrivata soltanto ieri sera intorno alle 20.30. In alternativa, veniva proposto loro uno spazio in viale Manzoni.

Con una comunicazione scritta protocollata ieri, 14 marzo, veniva spiegato che non sarebbe stato possibile concedere la sala anche per motivi legati alla comunicazione dell'evento: il Campidoglio ha fatto sapere di aver appreso, "attraverso un volantino reso pubblico in rete, che il convegno in programma era diverso da quello oggetto di richiesta, non trattandosi di un evento organizzato da due consiglieri comunali, ma di una tavola rotonda organizzata da Rete Tutela Roma Sud".

"Come fanno tutte le associazioni – ha spiegato Alteri a Fanpage.it – ci siamo appoggiati a un gruppo politico per prenotare la sala, nel caso specifico a Fratelli d'Italia. Ma loro hanno scritto fin dall'inizio titolo dell'evento e relatori previsti. Quindi non capisco perché si sorprendono e quindi secondo noi è solo un pretesto. Il motivo per cui hanno negato la sala è in realtà politico. Gualtieri voleva metterci il bavaglio, ma non c'è riuscito e ringrazio le forze dell'ordine che ci hanno consentito di dire in piazza quello che avremmo voluto dire".

Scacchi (Legambiente): "Questa non è casa di Gualtieri, ma dei cittadini"

Aggiunge Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, presente anche lui in Campidoglio: "Si vieta un dibattito previsto in una sala del Campidoglio prenotata due mesi fa, quando in un'altra sala c'è un evento organizzato dall'amministrazione sullo stesso tema. Ecco, è una situazione che fa sorridere amaramente. Questa non è la casa di Gualtieri, ma dei cittadini di Roma. Ci vuole rispetto per chi prova ad avere un confronto, che gli viene puntualmente negato. L'iniziativa della Rete Tutela Roma Sud era nota da mesi e la sala era prenotata da mesi. L'iniziativa sull'Economia Circolare di Gualtieri è nota da sole due settimane. Una coincidenza un po' surreale".

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