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Covid 19

Vaccino anticovid, la Sanofi pronta ad avviare la produzione ad Anagni di 300 milioni di dosi

Insieme ad altri quattro stabilimenti, ad Anagni si produrranno 300 milioni di dosi destinate in tutta Europa. “Una concreta risposta che potrà portare una firma italiana”, ha commentato Marcello Cattani, Presidente e Amministratore Delegato di Sanofi Italia. Il primo ottobre ha visitato il centro anche il ministro della Salute Roberto Speranza: “Alla fine questa sfida la vinceremo”.
A cura di Alessandro Rosi
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Manca solo una fase per il vaccino messo a punto nello stabilimento Sanofi di Anagni prima di poter essere immesso sul mercato. “Prevediamo di entrare in Fase tre a dicembre”, commenta il vice presidente esecutivo globale di Sanofi Pasteur, Thomas Triomphe. La multinazionale francese punta a produrre insieme a Gsk 1 miliardo di dosi entro l'estate 2021, di cui 300 milioni destinate all’Europa.

A tagliare il nastro nello stabilimento di Anagni dove sarà avviata la produzione, il 1 ottobre c’era anche il ministro della Salute Roberto Speranza. “L’Italia investe con determinazione sulla ricerca per un vaccino Covid sicuro ed efficace". Che poi ha aggiunto: “Alla fine questa sfida la vinceremo".

L'hub di Anagni collaborerà con altri quattro centri in Francia, Germania e Stati Uniti. "Siamo orgogliosi di poter contribuire all'impegno di Sanofi per l'emergenza con il nostro stabilimento di Anagni: una concreta risposta che potrà portare una firma italiana”, ha commentato Marcello Cattani, Presidente e Amministratore Delegato di Sanofi Italia.

Cos'è la Sanofi

È una multinazionale a capitale francese presente oltre in oltre 145 Paesi nel mondo e con più di 100.000 dipendenti. In Italia ha sede a Milano e uffici a Modena e Roma. Nel 2017 la Sanofi era stata criticata del New York Times per la campagna promozionale condotta nelle Filippine sul vaccino contro la febbre dengue, malattia che attacca milioni di persone nel mondo, perché condotta quando ancora non era efficace.

Quante fasi deve superare un vaccino

Nella fase I viene sperimentato sull’uomo. Si esegue su un numero ristretto di volontari, sani e/o affetti dal virus. Se la fase I dà risultati positivi, si procede alla seconda. Qui si valuta se il trattamento proposto fornisce una risposta immunitaria sufficiente. A questo punto si procede poi con la fase III, in cui il vaccino viene somministrato a molte più persone. Con esito positivo, il vaccino può essere allora immesso nel mercato.

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