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Truffano un’anziana al telefono, ma vengono sorpresi dai poliziotti con il bottino: arrestati

Sono stati sorpresi dalla polizia ancora in possesso della refurtiva, composta da denaro e gioielli, dopo essersi finti carabinieri e aver truffato un’anziana.
A cura di Beatrice Tominic
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Non si sono fermati ai controlli della polizia mentre procedevano, ad alta velocità, a bordo di una Fiat Cinquecento X lungo l'autostrada A1: dopo un breve inseguimento, gli agenti della Polizia Stradale di Cassino sono riusciti a bloccare la vettura. Le persone a bordo, un uomo e una donna, si sono mostrate fin da subito molto nervose: il loro comportamento ha spinto gli agenti a continuare il controllo in maniera più approfondita, perquisendo i due e il veicolo.

Proprio nel corso delle ulteriori verifiche, si sono accorti che la donna stava cercando di disfarsi di una bustina in cellophane, poi prontamente recuperata, che conteneva gioielli in oro. Anche l'uomo indossava alcuni gioielli e aveva con sé anche circa 800 euro in contanti.

Le indagini successive: la truffa ad un'anziana

Dopo il ritrovamento sono state aperte le indagini, seguite insieme ai carabinieri della stazione di Rignano Flaminio: grazie al supporto dei militari, si è scoperto che il bottino di cui sono stati trovati in possesso i due era stato derubato nel corso di una truffa ad una donna anziana.

La truffa è iniziata con una telefonata ricevuta da un finto maresciallo dei Carabinieri che avvertiva l'anziana donna del coinvolgimento del figlio in un incidente: secondo quanto le ha comunicato, a provocare l'incidente era stato proprio il figlio che, in seguito all'accaduto, era stato denunciato e aveva subito la sospensione della patente. Soltanto a fronte di un pagamento, le ha continuato a spiegare il maresciallo dall'altro capo del telefono, sarebbe stato possibile risolvere la situazione. A prelevare la somma sarebbe arrivata a casa dell'anziana un'altra donna, una persona di sua fiducia, chiamata Maria in breve tempo.

Il furto dei gioielli

E poco dopo aver chiuso la chiamata, come anticipato dal maresciallo, è arrivata Maria: l'anziana, in forte stato di agitazione, le ha consegnato il denaro richiesto a cui ha aggiunto anche numerosi oggetti in oro e il bancomat, con il relativo pin. Le persone fermate, fra cui la donna che poi è stata riconosciuta dalla malcapitata come Maria, sono stati arrestati: per loro l'autorità competente ha disposto gli arresti domiciliari. La refurtiva, invece, è stata riconsegnata all'anziana.

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