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Truffa ai danni dello Stato: divieto di dimora per il presidente del consiglio provinciale Quadrini (FI)

La Guardia di Finanza ha notificato il divieto di dimora per Gianluca Quadrini nelle province di Latina e Frosinone. L’esponente di Forza Italia è indagato per peculato, utilizzo illecito di fondi pubblici per scopi non istituzionali, impiego fittizio di personale, utilizzo improprio di permessi scolastici.
A cura di Natascia Grbic
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Divieto di dimora nelle province di Frosinone e Latina per il presidente del consiglio provinciale ed esponente di Forza Italia Gianluca Quadrini. Lo ha disposto il giudice per le indagini preliminari di Cassino, Claudio Marcopido, rigettando la richiesta degli arresti domiciliari. Quadrini è accusato di peculato, utilizzo illecito di fondi pubblici per scopi non istituzionali, impiego fittizio di personale, utilizzo improprio di permessi scolastici. La Guardia di Finanza gli ha anche notificato l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Ad altre cinque persone è stato invece notificato l'avviso di conclusione delle indagini.

Secondo quanto emerso nelle indagini, Quadrini avrebbe utilizzato per la sua campagna elettorale 2023 personale assunto dall'ente provincia tramite un'agenzia interinale, che invece avrebbe dovuto svolgere solo ruoli di segreteria. Non solo: lo stesso schema sarebbe stato replicano nel 2019, quando era presidente della comunità montana di Arce. Sei persone erano state assunte per un progetto finalizzato allo sviluppo del territorio, ma nella pratica utilizzate sempre per la sua campagna elettorale durante l'orario di lavoro pagato dall'ente. Si tratta di persone che non avrebbero mai lavorato nei fatti per l'ente, tanto che vi sono dei registri con fogli presenza firmati con date fittizie e in modo irregolare.

In teoria Quadrini lavorava come docente presso l'Itis di Ferentino. Ma per tutto il 2022 e il 2023 non avrebbe mai lavorato, ricorrendo di fatto ai permessi istituzionali nel periodo in cui ricopriva le cariche di Consigliere provinciale delegato "al controllo delle Società Partecipate" e capogruppo della Lega, nonché Consigliere comunale di Arpino. Secondo l'accusa, Quadrini non avrebbe comunicato che il 18 dicembre 2022 era decaduto dalla carica in provincia dopo le elezioni, cosa che avrebbe fatto solo il successivo 23 giugno dopo il conferimento di una nuova delega alla Polizia provinciale ed alle riforme organizzative, presupposto per ottenere i permessi da scuola. In questo modo avrebbe indotto in errore l'istituto, oltre al ministero dell'Economia, generando un danno erariale e un illecito utilizzo dei permessi pubblici.

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