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Tragedia alle terme di Cretone, bambino di 8 anni morto: il bocchettone era senza protezione

La testimonianza di un uomo che ha partecipato al tentativo di salvataggio del bambino: “Mi sono buttato in acqua e siamo stati un’ora cercando di farlo uscire. Il padre poverino è dovuto uscire perché non ce la faceva più”.
A cura di Enrico Tata
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Sono due i dettagli su cui stanno lavorando gli investigatori chiamati a indagare sulla tragedia avvenuta ieri alle Terme di Cretone, un impianto vicino a Palombara Sabina, 30 chilometri a Nord di Roma. Un bambino di otto anni è morto annegato dopo essere stato risucchiato da un bocchettone di scarico della piscina. La pompa di aspirazione si è attivata prima dell'orario di chiusura della vasca? E, secondo dettaglio, il bocchettone era sprovvisto di griglia di protezione.

Ecco una prima ricostruzione dei fatti:  la tragedia è avvenuta alle 18,30 di ieri. Gli altoparlanti della struttura avevano appena avvisato gli ospiti della chiusura a breve dell'impianto e avevano invitato gli ospiti a uscire dalla piscina. Il bambino è caduto in acqua ed è stato risucchiato sul fondo dal sistema di drenaggio della vasca fino ad essere risucchiato all'interno del tubo. Per lui non c'è stato niente da fare, poiché la pressione dell'acqua era troppo forte. Ci sono volute quasi due ore per recuperare il cadavere del piccolo. Sono stati i vigili del fuoco del nucleo sommozzatori ad estrarre la salma dal sistema di drenaggio.

Le indagini sono state affidate ai carabinieri di Monterotondo sotto il coordinamento dei pm della procura di Tivoli. Le terme, intanto, rimarranno chiuse, come annuncia la direzione della struttura: "A causa di un tragico incidente, che ci ha profondamente scossi e addolorati, dobbiamo purtroppo comunicarvi che la disponibilità delle piscine sarà interdetta per i prossimi giorni. Per chi ha già prenotato anticipando l'importo, lo stesso sarà rimborsato. sarà nostra premura comunicare altre notizie".

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Un testimone ha scritto su Facebook:

"Ero li oggi pomeriggio e prima della chiusura si sentivano urla e grida. Sono andato di corsa verso la piscina dove si mettono le famiglie con i bambini. Avevano iniziato lo svuotamento, e c'erano 5 ragazzi che si immergevano per tirare fuori un bambino di 8 anni che era rimasto incastrato nello scarico della piscina. Mi sono buttato in acqua e siamo stati un'ora cercando di farlo uscire. Il padre poverino è dovuto uscire perché non ce la faceva più. Stava sul bordo piscina con la moglie piangendo e strillando.. noi abbiamo continuato ad immergerci per farlo uscire, avevamo le braccia e le mani tagliate dal bordo dello scarico. Abbiamo fatto tutto il possibile fino alla fine. Quando sono arrivati i soccorsi e hanno sfondato il muro da dietro.. la scena più brutta della mia vita, è stato un incubo.. mi chiedo come si fa a non tenere una struttura del genere in sicurezza. Il tubo era almeno di 35 40 cm di diametro e con la pressione dell'acqua è una trappola. Bastava una griglia di acciaio e si poteva evitare una tragedia come questa. Ho il cuore a pezzi, pensavamo di potercela fare. Riposa in pace piccolo Angelo, che li cielo ti sia lieve e che Dio protegga la tua famiglia".

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