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Torna alla Biblioteca Nazionale di Roma la lettera di D’Annunzio: era stata rubata più di 10 anni fa

La lettera, trafugata dalla Biblioteca più di 10 anni fa, è stata rinvenuta in una pagina di compravendita di beni artistici dai carabinieri. Dopo le verifiche necessarie, è stata riconsegnata.
A cura di Beatrice Tominic
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Foto dal video publicato nel profilo Facebook dal ministero della Cultura.
Foto dal video publicato nel profilo Facebook dal ministero della Cultura.

Era stata trafugata più di 10 anni fa, sicuramente prima del 2012: oggi, rinvenuta in una pagina di compravendita di beni artistici, è stata restituita alla Biblioteca nazionale centrale di Roma. Si tratta di una lettera autografa di Gabriele D'Annunzio, rinvenuta dai carabinieri della sezione antiquariato del reparto operativo del comando tutela patrimonio culturale dopo che un collezionista di Viterbo l'aveva messa in vendita online dopo averla acquistata, anni fa, ad un mercato di antiquariato romano.

La missiva, datata 18 novembre 1926, è composta da tre fogli di colore avorio, delle dimensioni di cm 32,5 x 24,5, tutti recanti l’intestazione con logo “SQVADRA DI SAN MARCO – TI CON NV, NV CON TI”.

Di cosa parla di D'Annunzio rinvenuta dopo più di 10 anni

La lettera, rinvenuta priva di busta, secondo le ricostruzioni degli inquirenti dovrebbe avere come destinatario Giovanni Rizzo: è a lui che D'Annunzio si rivolge con "Al caro amico", in apertura. Nel corpo del testo, aggiunge: "Le accludo un telegramma con le indicazioni dell’arrivo, a Modane, del dottor Michele Mendelsohn, mio amico medico di Parigi. Il quale viene a trovarmi; e mi porta alcuni oggetti d’arte appartenenti alla mia casa parigina, rimasti ancora là. Essi sono destinati al Vittoriale degli Italiani".

La lettera riconsegnata alla Biblioteca Nazionale di Roma.
La lettera riconsegnata alla Biblioteca Nazionale di Roma.

La riconsegna alla Biblioteca Nazionale

Non appena ritirata la lettera, è stata immediatamente riportata alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma: gli archivisti hanno confermato l'originalità dei fogli dopo aver riscontrato le tracce di abrasione dei timbri ad inchiostro apposti sulle carte di D'Annunzio e ulteriori abrasioni (soprattutto nella parte bassa della lettera) e cancellature della numerazione dell’inventario riportate su ogni pagina.

A riconsegnare la lettera al direttore della Biblioteca, Stefano Campagnolo, è stata la tenente Martina De Vizio, comandate della sezione  antiquariato del reparto operativo del Tpc (Tutela Patrimonio Culturale) dopo che, grazie ai monitoraggi dei militari sulle pagine web dedicate, la lettera è stata ritrovata.

"Riusciamo a tornare in possesso di questa lettera grazie al lavoro del nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei carabinieri derubata insieme ad altri beni diversi anni fa: speriamo che presto sia possibile rinvenire anche gli altri oggetti rubati", ha dichiarato il direttore della Biblioteca, come si legge sui social del ministero della Cultura. L'intervento tempestivo ha permesso di evitare che l'oggetto prezioso si perdesse nuovamente nel mercato dei collezionisti.

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