Suora vende un quadro per salvare il convento: l’antiquario che l’ha acquistato si ritrova a processo

Ha deciso di vendere il quadro, una raffigurazione della Madonna su tela, quando il convento in cui viveva ha iniziato ad avere gravi problemi economici. Per fare cassa la madre superiora si sarebbe affidata ad un antiquario di sua conoscenza che qualche giorno fa, proprio mentre cercava di rivedere l'opera ad una casa d'aste della capitale. È lì che le forze dell'ordine hanno individuato il quadro e se ne sono impossessate, come raccontato da la Repubblica, e si sono messe alla ricerca della persona che lo ha ceduto riuscendo a risalire all'antiquario, oggi accusato di ricettazione.

Il racconto dell'antiquario

È stato proprio l'antiquario a raccontare alle autorità la storia del quadro. Secondo la sua ricostruzione, sarebbe stata la madre superiora a chiamarlo per vendergli l'opera in un momento di difficoltà economica, nel 2019. Per superare le difficoltà avrebbe deciso di vendere una delle opere presenti nel convento dimenticandosi, però, che tutte appartenevano non a lei, bensì alla chiesa.

La compravendita

Dopo essere entrata in contatto con l'antiquario, glielo vende. Colpito dalla tela, riesce a comprarla ad un prezzo ridotto rispetto al suo reale valore: per lui è un affare. E rivende il quadro all'asta. È in quel momento che attira l'attenzione delle forze dell'ordine, che iniziano ad interessarsi a lui. Ciò che non si aspetta l'antiquario romano, però, è di essere accusato di ricettazione: il bene venduto ufficialmente apparterrebbe (ancora) alla chiesa.

Oggi si è conclusa la fase istruttoria: nelle prossime udienze parleranno il pm e l'avvocato della difesa. Poi arriverà la sentenza.