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Stuprata e picchiata dal marito che pretende un figlio maschio: la denuncia di una donna

Una donna di Sabaudia (Latina) ha raccontato in Tribunale le violenze che ha subito per anni dal marito. Il 36enne, ora in carcere, l’avrebbe stuprata e picchiata perché pretendeva da lei un figlio maschio che non arrivava.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

A maggio una donna ha denunciato il proprio marito dopo anni di violenze sessuali, minacce e botte. Il 36enne, bracciante agricolo residente a Sabaudia (Latina), era stato arrestato pochi giorni dopo dagli agenti della Squadra mobile e trasportato in carcere. Nei giorni scorsi, la vittima è stata ascoltata in sede di incidente probatorio dal gip Pierpaolo Bortone confermando gli abusi e raccontando come il marito pretendeva a tutti i costi da lei un figlio maschio. Lei, invece, ha avuto solo due figlie femmine e il 36enne ne dava a lei la colpa di questo, ritenendola incapace di dargli un erede di sesso maschile.

Il racconto delle violenze

La donna, di origini indiane come il marito, ha raccontato nell'aula del Tribunale di Latina di essere stata costretta a subire violenze di ogni tipo da quell'uomo sin dal 2016, quando i due si sono sposati. Negli anni la coppia ha avuto due bambine, ma il 36enne pretendeva dalla moglie un erede maschio.

Non riuscendo ad avere un figlio, l'uomo dava la colpa alla moglie. Per questo motivo, oltre a insultarla e a minacciarla davanti alle figlie minori, l'avrebbe picchiata più volte usando una mazza da baseball. Inoltre, secondo quanto ricostruito dalle indagini coordinate dal pm Antonio Sgarella e condotte dalla Squadra mobile, l'avrebbe violentata ripetutamente anche quando stava portando avanti un'altra gravidanza. La donna ha raccontato al giudice di essere stata costretta a subire rapporti sessuali dal marito nella speranza di evitare di venire picchiata da lui.

La testimonianza del fratello della donna e i referti medici

A maggio è riuscita a denunciarlo e a giugno il 36enne è stato arrestato e trasportato in carcere. Le accuse nei suoi confronti sono di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia.

Per quanto riguarda la vittima e le due figlie, invece, sono state tutte accompagnate in una struttura protetta. Preziosa per lo svolgimento del procedimento giudiziario sarà la testimonianza del fratello della donna, oltre ai numerosi referti medici che attestavano la presenza di lesioni e contusioni dovute alle botte.

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