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Spara ad un uomo per vendicare le offese alla madre, chiesti 9 anni per l’ex pugile Davide Cenciarelli

Per l’ex pugile Davide Cenciarelli e il fratello Mirko è arrivata la richiesta di condanna per tentato omicidio: spararono ad un uomo ad Ostia dopo che aveva offeso la madre.
A cura di Beatrice Tominic
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È stato arrestato lo scorso ottobre ad Ostia, dopo aver sparato ad un uomo che aveva insultato e aggredito sua madre. Per Davide Cenciarelli, pugile di alto livello, ex campione italiano ed europeo, e suo fratello Mirko è arrivata una richiesta di condanna a nove anni e quattro mesi.

Gli spari sarebbero partiti per vendicare la madre, che si era scontrata con un gruppo di persone di nazionalità cilena nel giugno precedente. I due l'avrebbero raggiunta e aperto il fuoco contro uno, a caso, del gruppo, finendo in carcere dopo qualche mese di indagine da parte del commissariato di Roma Lido. Secondo quanto dichiarato dai due fratelli, invece, si sarebbe trattato soltanto di una rissa in strada, senza armi.

La richiesta di condanna

Nei giorni scorsi nei confronti dei due fratelli è arrivata la requisitoria, durante la quale il pm Marinaro ha chiesto per entrambi, per Cenciarelli e il fratello Mirko, di quattro anni più grande, una condanna a nove anni e quatto mesi. Nella prossima udienza, come ricorda il Corriere della Sera, è attesa la decisione del gup.

Cosa è successo a Nuova Ostia nel mese di giugno

Dopo una brillante carriera di pugile, conclusa per un'operazione al cervello dopo alcuni danni riportati in un match a San Pietroburgo, Cenciarelli aveva iniziato a lavorare come buttafuori in uno stabilimento del litorale fino a quando, nel giugno scorso, il suo nome non è balzato nuovamente alle cronache.

Dopo una lite con un gruppo di ragazzi cileni per schiamazzi notturni il 18 giugno, in via Forni, a pochi passi da piazza Gasparri, in pieno territorio degli Spada, la madre di Cenciarelli viene picchiata e aggredita. Insulti, minacce e spintoni. La donna riporta una frattura alla spalla e diversi ematomi e viene trasferita in pronto soccorso. Sul luogo dell'aggressione, invece, arriva la polizia.

Il tentato omicidio

La donna è ancora in pronto soccorso quando scatta la vendetta dei figli. Guidati probabilmente dalle parole della madre, riescono a trovare e raggiungere il gruppo sul lungomare Duca degli Abruzzi. Dalla sella di uno scooter, armati di pistola, esplodono alcuni spari e colpiscono uno di loro, accompagnato e lasciato dagli amici all'ospedale Grassi, ferito all'addome.

Gli amici si allontanano subito, per evitare di testimoniare, cosa che non fa neanche la vittima: "Non so chi è stato, è successo all'improvviso", dice agli agenti giunti nel frattempo in ospedale. Soltanto le indagini della polizia sono riusciti a fare chiarezza. La pistola non è mai stata ritrovata.

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