video suggerito
video suggerito
backstair / Amichetti d'Italia

Soldi senza regole e progetti mai realizzati: i fondi del San Michele alle onlus ‘fantasma’

La Asp San Michele presieduta dall’esponente di Fratelli d’Italia Giovanni Libanori ha concesso più volte contributi economici ad associazioni del terzo settore, senza aver approvato le regole sulla trasparenza per l’erogazione dei fondi, per l’ previste dalla legge. In almeno due casi, non c’è traccia dei progetti per cui i fondi sono stati elargiti.
A cura di Chiara Garbin
0 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

di Marco Billeci e Chiara Garbin

La cassa dell'istituto romano San Michele non è stata usata con disinvoltura solo per l'affidamento di appalti e consulenze, come raccontato dall'inchiesta di Fanpage. Tra le spese anomale dell'Azienda pubblica di servizi alla persona guidata dall'esponente di Fratelli d'Italia Giovanni Libanori, ci sono anche i contributi concessi a realtà del terzo settore, erogati in maniera del tutto discrezionale, senza che venissero definiti i criteri di assegnazione e rendicontazione del denaro, come previsto dalle normative.

"Soldi dati senza regole, decideva Libanori"

Eppure l'articolo 12 della legge del 7 agosto 1990, sulla materia sembra parlare chiaro: la concessione da parte di amministrazioni pubbliche di contributi economici di qualunque genere a enti privati è subordinata "alla predeterminazione da parte delle amministrazioni procedenti […] dei criteri e delle modalità cui le amministrazioni stesse devono attenersi". Detto in parole semplici, prima si devono stabilire le regole per assicurare la trasparenza nel processo di assegnazione dei fondi e solo dopo si può procedere con le erogazioni.

Per quattro volte nel corso dei primi mesi del 2025, invece, dal San Michele è stata deliberata l'assegnazione di contributi a onlus e associazioni  "nelle more dell'approvazione di un regolamento", cioè senza aver fissato i criteri, necessari per legge. Il regolamento sulla materia è stato approvato dal Cda della Asp solo il 17 settembre, quando le somme in questione – stando alle determine pubblicate sul sito dell'istituto – erano già state liquidate.

A voler imporre le scelte sugli enti a cui destinare i fondi  sarebbe stato direttamente il presidente Libanori, secondo quanto raccontato a Fanpage da un ex importante dirigente del San Michele, che finché è rimasto in carica si è opposto a questo sistema, del tutto discrezionale. Una volta uscito lui di scena però, come detto, i contributi sono stati distribuiti, senza nessun bando o avviso pubblico, senza regole che disciplinassero le attività meritevoli di essere finanziate, né le modalità di rendicontazione delle spese.

I progetti fantasma

Questa opacità nella gestione dei fondi dell'istituto ha permesso che il denaro pubblico venisse destinato anche a progetti, di cui non si trova alcuna traccia. È  il caso dei soldi assegnati a di due associazioni: Comitato Italiano Carta della Terra e Scilla International. Alla prima è stato assegnato un contributo da 15mila euro per il progetto "Special Fishing", che avrebbe dovuto prevedere corsi di pesca sportiva inclusivi, dedicati a persone disabili e anziane. L'iniziativa avrebbe dovuto svolgersi durante tutte le domeniche del 2025 e coinvolgere oltre 500 partecipanti.

Abbiamo provato a svolgere più ricerche incrociate per avere qualche riscontro dell'effettiva realizzazione del progetto, ma abbiamo trovato soltanto alcuni post sui social, riguardo a eventi omonimi, svolti però negli anni passati. Abbiamo allora interpellato direttamente il presidente dell'associazione di pesca sportiva, che avrebbe dovuto organizzare gli eventi per conto di Carta della Terra. Peccato che, rispondendo alle nostre domande, ha dimostrato di essere all'oscuro di tutto.

"Quest'anno avete realizzato un progetto chiamato Special Fishing, per l'inclusione degli anziani?", gli abbiamo chiesto, nel corso di una telefonata. "No e non è in programma a breve", è stata la risposta. Abbiamo insistito: "Avete mai organizzato qualche iniziativa con il Comitato Carta della Terra? Qualche progetto con le persone disabili? O con gli anziani?". Anche in questo caso nessun riscontro, da parte del responsabile della società di pesca sportiva: "No, non mi dice nulla… A volte abbiamo seguito alcuni programmi con persone disabili, anche con la collaborazione di altre strutture, ma Carta della Terra non mi dice nulla. Per quanto riguarda gli anziani, abbiamo realizzato progetti, ma sempre con gruppi ristretti. Mai con associazioni".

Una scena simile si ripresenta anche per il secondo caso. Questa volta si tratta di 20mila euro destinati all'associazione Scilla International, per il progetto "Nonni e nipoti: semi di saggezza, fiori di futuro", un'iniziativa volta alla realizzazione di una serie di attività intergenerazionali: laboratori di memoria orale e narrazione, orto sociale e giardino condiviso, laboratori creativi e artigianali, giornate di gioco tradizionale, progetti digitali e visite guidate. Attività che, stando alle carte, avrebbero dovuto svolgersi tra l’estate e l’autunno del 2025 in un centro per anziani di Ostia.

Anche stavolta, ci siamo rivolti direttamente al centro anziani che avrebbe dovuto ospitare questi progetti. Ma la sua presidente non ne  sapeva nulla. "Voi organizzate attività di dialogo tra generazioni, attività di integrazione?", abbiamo chiesto. La risposta è stata netta: "No, gli unici ragazzi che vengono da noi sono quelli del servizio civile, che al pomeriggio ci aiutano con la burocrazia. Ma le attività per gli anziani invece si svolgono la mattina, mentre i giovani sono a scuola, per cui non realizziamo cose assieme". "Può essere che avete organizzato qualcosa con Scilla International?", abbiamo replicato. "No, questo nome non mi dice niente", ha concluso la presidente del centro anziani.

L'analista della Nato e dell'Aisi dietro le onlus?

Ma chi c'è dietro le due associazioni promotrici dei progetti "fantasma? Le due realtà sembrano avere più di una cosa in comune. Il Comitato Carta della Terra risulta presieduto da Corrado Maria Daclon, segretario generale della Fondazione Italia-USA, realtà più volte ospite della Camera dei Deputati.  Giornalista e analista geopolitico, Daclon è un uomo dalle mille relazioni, volto noto in parlamento, negli ambienti della politica estera e in quelli dei servizi segreti.

Negli anni ’80, Daclon è stato consigliere di diversi ministri democristiani e nel suo curriculum elenca incarichi di ogni tipo, che spaziano dall’Onu alla Nato, fino alla Commissione europea.  È  stato anche collaboratore  della rivista Gnosis,  edita dall'Aisi, l'Agenzia informazioni e sicurezza interna. Tra tutte le esperienze collezionate negli anni, però, non ne compare nessuna che c’entri in qualche modo con quelle per cui ha ricevuto fondi dall’Istituto San Michele.

È stato impossibile invece trovare riscontri sull'altra associazione destinataria dei contributi del San Michele, Scilla International. L'ente infatti non risulta iscritto nel registro unico nazionale del terzo settore e in rete non se ne trova alcuna informazione. Abbiamo però trovato traccia di una  Srl  – oggi cessata – che aveva lo stesso identico nome, con sede principale in Valle d'Aosta e sedi distaccate a Roma e Milano.  Tra il 2002 e il 2003, Scilla International Srl è stata oggetto di due interpellanze nel Consiglio Regionale valdostano, nei resoconti stenografici dell'epoca viene specificato il nome dell'amministratore unico della società. Era Corrado Maria Daclon, ovvero lo stessa persona dietro il ComitatoCarta della Terra.

Non è tutto. Stando ai documenti del San Michele, le due associazioni condividono lo stesso indirizzo delle rispettive sedi, in via Sardegna 55 a Roma. Siamo andati a bussare a quella porta, per chiedere chiarimenti. Ma sul campanello non abbiamo trovato i loro nomi. Abbiamo chiesto allora delucidazioni al portiere del palazzo, ma ci ha detto di non avere nessun riscontro sulla reale esistenza degli uffici di Carta della Terra e di Scilla International nell'edificio.  Nè aveva mai sentito parlare di Corrado Maria Daclon. Insomma, non solo i soldi pubblici del San Michele per i progetti delle onlus, ma anche le sedi fisiche delle due associazioni sembrano svaniti nel nulla.

0 CONDIVISIONI
Invia la tua segnalazione
al team Backstair
Scopri tutte le inchieste di Backstair
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views