Serena Mollicone, la figlia di Tuzi: “Non si è ucciso perché ha perso l’onore, dai Mottola solo fango”

"I Mottola continuano a gettare fango su mio padre, sanno che purtroppo non può più difendersi, quindi parlano delle sue parole come menzogne". A parlare a Fanpage.it è Maria Tuzi, figlia di Santino, il vicebrigadiere di Arce morto suicida nel 2008 dopo aver fornito rivelazioni chiave sull'ultimo giorno di vita di Serena Mollicone. Dichiarazioni poi ritrattate nei giorni successivi.
Le parole di Franco Mottola
Ieri si è svolta una nuova udienza del processo bis davanti alla terza sezione della Corte d'Assise d'Appello di Roma che vede imputati i tre componenti della famiglia Mottola. In aula era presente solo Franco Mottola, comandante della caserma dei carabinieri di Arce all'epoca del delitto, che ha reso dichiarazioni spontanee soffermandosi molto sulle parole del suo collega Santino Tuzi: "Ha mentito quando ha dichiarato che la mattina dell’1 giugno 2001 Serena è entrata in caserma per recarsi da mio figlio Marco. Io non so perché Tuzi abbia detto una menzogna del genere, però ritengo con assoluta certezza le sue dichiarazioni contraddittorie, false, tardive e illogiche".
E ancora: "Tuzi si è suicidato perché aveva capito di avere perso il senso dell'onore, perché aveva perso la stima in se stesso, per la delusione del rifiuto della sua ex amante a tornare assieme, per il pentimento e per la vergogna di avere messo in mezzo mio figlio innocente e per i suoi segreti personali sul proprio comportamento non collegato a noi, ma alle sue azioni extrafamiliari e ad altri eventi a me sconosciuti".
La figlia di Santino Tuzi: "Mio padre ha detto la verità"
Dichiarazioni forti quelle fatte da Mottola, che hanno turbato la figlia del vicebrigadiere, Maria Tuzi, la quale ormai da anni segue i processi sul delitto di Serena al fianco della famiglia Mollicone. Ieri Maria non ha partecipato all'udienza, ma è stata immediatamente informata delle dichiarazioni spontanee rese da Franco Mottola: "Avrei preferito essere presente in aula ieri, per guardarlo negli occhi mentre diceva tutte quelle cattiverie su mio padre. Sono rimasta senza parole, dire che mio padre si è suicidato perché aveva perso l'onore è una cosa bruttissima. Tra di loro c'era un rapporto lavorativo, non lo conosceva così tanto da poter affermare una cosa del genere".
Maria ci tiene anche a fare una precisazione riguardo alle rivelazioni fatte dal padre e poi ritrattate alcuni giorni dopo: "Mio padre si è trovato in mezzo tra gli inquirenti che lo pressavano per dire la verità e i suoi colleghi dall'altra parte che volevano farlo stare zitto. Quello che ha detto mio padre la prima volta è la verità, perché sono genuine e senza pressioni, mentre le dichiarazioni contraddittorie sono quelle del 9 aprile quando ritratterà".