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I parchi più grandi di Roma per scappare dal caos

Roma è una città di monumenti e opere d’arte, ma per scappare dal caos della città a volte si sente il bisogno di rifugiarsi in uno spazio verde. Ecco i 10 parchi più grandi di Roma.
A cura di Giuditta Danzi
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I parchi di Roma (foto di Wikipedia)

Roma sarà anche una bella città ricca di storia e monumenti ma è anche molto caotica e, soprattutto negli orari di punta, il traffico che si riversa sulle strade mette a dura prova la pazienza di cittadini e turisti. Per fortuna Roma ha anche oltre 28 milioni di mq di verde. In quasi ogni quartiere c’è un piccolo parco in cui rifugiarsi, ma se si vuole vedere verde a perdita d’occhio, non sentire più motori e clacson e magari intanto passeggiare in luoghi intrisi di storia, allora vi consigliamo i 10 parchi più grandi di Roma.

Parco regionale dell’Appia Antica

Parco acquedotti Roma
Il Parco degli Acquedotti, parte del Parco Regionale dell'Appia Antica (foto di Wikipedia).

Istituito nel 1988, ha una superficie di circa 3.500 ettari che si estende al di fuori del comune di Roma nei limitrofi Marino e Ciampino. Proprio per la sua estensione è per lo più conosciuto dagli abitanti dell’Urbe coi nomi delle diverse parti che lo compongono: il Parco della Caffarella, il Parco degli Acquedotti (o San Policarpo), la tenuta di Tormarancia, l’area archeologica di via Latina e la tenuta della Farnesiana.

Villa Pamphili

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Villa Pamphili a Roma (foto di Wikipedia)

Tra i normali giardini, Villa Pamphili coi suoi 184 ettari è la più grande di Roma. Situata a ridosso delle mura Gianicolensi, tra via Aurelia e via Vitellia, è una delle ville dei nobili romani e sede di rappresentanza del governo italiano. Villa Pamphili si compone di 3 parti: quella del palazzo e i giardini ce lo circondano, quella del pineto e quella rustica e sconfinata del prato. Al suo interno c’è anche un piccolo corso d’acqua che dà vita a un laghetto, mentre in un altro punto del parco si scorge la cupola di San Pietro.

Villa Ada

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Villa Ada a Roma (foto di Wikipedia).

Su via Salaria, vicino ai Parioli, c’è Villa Ada, che coi suoi 180 ettari è seconda subito dopo Villa Pamphili. Al suo interno c’è la villa Reale, oggi sede dell’ambasciata egiziana, e diversi edifici in stile neoclassico. Soprattutto è possibile ammirare non solo le piante tipiche del clima mediterraneo, come lecci, olivi e pini domestici, ma anche avere un incontro inaspettato con la fauna del parco composta da talpe, ricci, istrici, conigli selvatici e scoiattoli. In estate è uno dei parchi più ricchi d’ombra con l’80% della superficie alberata.

Villa Torlonia

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Villa Torlonia (foto di Wikipedia).

All’indirizzo di via Nomentana, 70 si trova l’ingresso di Villa Torlonia, altro esempio di villa di famiglie nobili, oggi parco pubblico. Al suo interno è possibile ammirare, oltre al Casino Nobile e alla casina delle Civette, anche il tempio di Saturno, la tribuna con fontana e i falsi ruderi, residuo della moda del Cinquecento. Se avete bambini potete portarli nel museo comunale della tecnologia a loro dedicato che si trova nella Limonaia.

Villa Celimontana

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Villa Celimontana (foto di Wikipedia).

In cima al colle Celio, si può accedere a villa Celimontana da via della navicella. Questo parco di 110 ettari conserva al suo interno numerosi reperti di diverse epoche, tra cui l’obelisco egizio di Ramsete II, dei resti di cinta murarie dell’epoca romana e della basilica Hilariana. Nella stagione estiva si tiene anche una rassegna jazz all’interno di questa storica cornice.

Villa Borghese

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Villa Borghese (foto di Wikipedia).

Villa Borghese è probabilmente il parco più famoso di Roma. Nei suoi 80 ettari sono contenuti non solo diversi stili, dal giardino all’italiana a quelli stile inglese, ma anche diversi edifici di interesse storico, il Globe Theatre, copia dell’originale londinese, il Bioparco e la Casa del Cinema, solo per citare qualche attrattiva, A villa Borghese vi consigliamo di visitare il laghetto, e se vi va affittare una barchetta per un momento di romanticismo, e di vedere l’orologio ad acqua di padre Giovan Battista Embriaco del 1867. Villa Borghese ha 9 ingressi, di cui i più usati sono quello sopra Piazza del Popolo e l’altro a Porta Pinciana.

Villa Gordiani

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Villa Gordiani (foto di Wikipedia).

Su via Prenestina, poco prima dell’incrocio con via Tor de’ Schiavi, c’è Villa Gordiani, 80 ettari di parco in cui sono contenuti anche i resti della villa degli omonimi imperatori romani. La strada consolare taglia in due Villa Gordiani: a sinistra c’è il mausoleo e Tor de' Schiavi, che si pensa fosse un ninfeo, a destra solo il verde. Per i bambini ci son anche altalene e scivoli e la possibilità, a pagamento, di cavalcare un pony.

Parco Adriano o Parco della mole Adriana

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Parco Adriano (foto di Wikipedia).

Nato solo negli anni ’30, il parco Adriano prende il nome dal vicino mausoleo edificato per volere dell’imperatore Adriano e oggi conosciuto come Castel Sant’Angelo. Gli ingressi del parco, di circa 50 ettari, si trovano su piazza Adriana e su Lungotevere Castello. Nel giardino inferiore si trovano anche dei giochi per bambini.

Villa Lais

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Villa Lais (foto di Wikipedia).

Vicino via Tuscolana c’è Villa Lais, 28 ettari un tempo appartenenti al clero e oggi giardino pubblico, anche se la sua superficie si è ridotta nel tempo a causa della crescente urbanizzazione dell’area. Villa Lais ha 4 ingressi: uno su piazza Cagliero, un secondo su via Paolo Albera, un terzo su via Deruta e un altro su via Giacomo Costamagna. Al suo interno è stato ricavato anche un anfiteatro per manifestazioni estive, mentre uno dei suoi edifici è stato restaurato e oggi è una delle sedi in cui si celebrano i matrimoni civili a Roma.

Giardino degli Aranci o parco Savello

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Il Giardino degli Aranci (foto di Wikipedia).

Chi non ha visto in foto o su una cartolina l’immagine della cupola di San Pietro vista da una serratura? La porta in questione è quella dei Cavalieri di Malta sul colle Aventino, a pochi metri dall’ingresso di piazza Pietro d’Illiria al Giardino degli Aranci. Gli altri due ingressi sono in via di Santa Sabina e  su Clivo di Rocca Savella. Come si intuisce dal nome, la vegetazione dei quasi 8 ettari di parco è composta per lo più da alberi di arancio amaro. Un tempo proprietà della famiglia Savelli, questo spazio verde offre un’ampia veduta su Roma.

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