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Roma vuole accelerare su Pnrr e Caput Mundi, ma ad oggi nessun cantiere è ancora partito

Modificati gli obiettivi dell’investimento Caput Mundi: passano da 200 a 100 gli interventi che dovranno essere realizzati almeno al 50 per cento entro il 2024. C’è però la possibilità che una parte dei cantieri possa essere completata entro l’inizio del Giubileo. “Ma si tratta di un auspicio, non di un impegno”, ha precisato il Sovrintendente Claudio Parisi Presicce.
A cura di Enrico Tata
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Roma vuole accelerare sui progetti del Pnrr che riguardano l'investimento Caput Mundi, il più importante per risorse economiche e numero di interventi. Ma ad oggi sono pochissimi i cantieri aperti. Anzi, i primi quattro o cinque gestiti dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, che si occupa di ben 109 progetti su 128 totali, partiranno soltanto ad aprile.

Lo ha annunciato il sovrintendente Claudio Parisi Presicce nel corso di una riunione della Commissione Pnrr presieduta da Giovanni Caudo, Roma Futura.

Nuovo accordo su Caput Mundi: ridotto a 100 il numero di progetti da completare al 50% entro il 2024

C'è un'altra novità che riguarda Caput Mundi, un piano che riguarda il recupero, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio monumentale di Roma e del Lazio: il governo ha presentato e ottenuto dall'Unione Europea il via libera per una modifica degli obiettivi dei progetti di Caput Mundi.

La versione originale dell'accordo prevedeva la realizzazione di 200 siti (128 interventi sono di competenza di Roma Capitale) al 50 per cento nello stato di avanzamento entro il 2024. Il nuovo accordo prevede la riduzione degli interventi a 100, ma da completare al 100 per cento. Insomma, si è ridotto il numero ma è stata alzata l'asticella.

Il sovrintendente Presicce ha però sottolineato che "questa riduzione del numero connessa con la chiusura dei progetti è un auspicio, ma non un impegno. Questa rimodulazione consente di aiutare alcuni soggetti attuatori che erano in difficoltà nel rispettare la ‘milestone' intermedia, posticipando il completamento delle opere al 30 giugno del 2026. Attualmente stiamo definendo una lista dei siti che potranno essere completati entro quest'anno e saranno circa trenta. Speriamo che una parte di questi possano essere completati al 100 per cento, anche se questo, ribadisco, non è un impegno. I 109 interventi di competenza della Sovrintendenza si riferiscono a 75 siti specifici e per una trentina di questi, riassumo, confidiamo di rispettare il target del 50 per cento, ma ci auguriamo anche di poter chiudere i cantieri entro il 2024. Una parte, certamente".

Secondo la Sovrintendenza la scadenza di giugno 2026 sarà rispettata

Secondo il Sovrintendente Presicce al momento non ci sono ritardi rispetto al cronoprogramma. "Quelli più complessi sono gli interventi sul Mattatoio, sulle Mura Aureliane e su altri tre o quattro interventi, tra cui il Museo della Civiltà Romana all'Eur. Possiamo siciuramente rispettare la data del 30 giugno 2026, indicata come termine ultimo per i progetti del Pnrr. In qualche caso potremmo arrivare anche a dicembre del 2026, ma soltanto per quanto riguarda alcuni specifici interventi. Il 90 per cento dei cantieri sono calibrati sul giugno del 2026, ma una decina potranno usufruire dei sei mesi successivi. Come ricordato, stiamo parlando di 200 siti complessivi e la Sovrintendenza capitolina ne ha in carico 75".

Ricordiamo che sebbene il Giubileo del 2025 abbia rappresentato un'occasione per progettare l'utilizzo dei fondi per l'intervento Caput Mundi, la scadenza del Pnrr è fissata, come detto, a giugno del 2026 e quindi ben oltre il termine dell'Anno Santo. Molti progetti, quindi, saranno completati dopo la fine del Giubileo.

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