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Riapre il Roseto Comunale di Roma: ingressi gratis dal 7 al 22 ottobre per la fioritura autunnale

Apertura straordinaria del Roseto in via di Valle Murcia: in occasione della fioritura delle rose, ingresso libero e gratuito per ammirare oltre 1.100 varietà, dalle più antiche alle più ricercate.
A cura di Simone Matteis
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Sabato 7 ottobre riapre il Roseto Comunale di Roma: quindici giorni a ingresso libero e gratuito fino a domenica 22 ottobre 2023, dalle ore 8.30 fino alle 18, per assistere alla meraviglia della fioritura autunnale delle oltre 1.100 varietà di rose botaniche, antiche e moderne provenienti da tutto il mondo.

Roseto Comunale di Roma: date e orari di apertura ad ottobre 2023

Un'apertura straordinaria per il Roseto Comunale, visitabile soltanto durante i periodi di fioritura per consentire a cittadini e turisti di godere della bellezza senza fine delle rose nel momento di loro massimo splendore. Da sabato 7 a domenica 22 ottobre 2023 il Roseto sarà aperto dalle 8.30 alle 18 con ingresso libero e gratuito, ma sarà possibile organizzare anche delle visite guidate inviando una mail all'indirizzo del Roseto o telefonando al numero 06.5746810, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12.

L'ingresso al Roseto Comunale di Roma è gratis

Un'occasione assolutamente da non perdere, in un giardino unico al mondo che apre gratuitamente in occasione della tradizionale fioritura autunnale: oltre 1.100 specie di rose in un'area di 10mila metri quadrati adagiati sull'Aventino, da dove lo sguardo è libero di spaziare fra i resti dell'antico Palatino e l'imponente bellezza senza tempo del Circo Massimo, abbracciando il campanile di S. Maria in Cosmedin in piazza Bocca della Verità, la cupola della Sinagoga, il Vittoriano e addirittura l’osservatorio di Monte Mario.

Rose antiche e moderne da ogni parte del mondo

L'accesso al Roseto Comunale di Roma si trova al civico 6 di via di Valle Murcia: al suo interno sono coltivati migliaia di esemplari di rose provenienti da ogni angolo della Terra: dalle Americhe al Sud Africa, dal Vecchio Continente alla Nuova Zelanda e fino all'Estremo Oriente. Fra le più curiose, la "Rosa Chinensis Virdiflora", dai petali di color verde, la "Rosa Chinensis Mutabilis", che cambia colore con il passare dei giorni e la "Rosa Foetida", una specie nota per essere maleodorante.

Una delle principali caratteristiche che contribuiscono a rendere il Roseto così unico, è la presenza di alcune specie primordiali – le cosiddette rose botaniche – che risalgono a oltre 40 milioni di anni fa, poco conosciute ma dotate di un fascino straordinario.

Un po' di storia del Roseto Comunale di Roma

Già nel III sec. a.c. lo storico romano Tacito scriveva negli "Annales" di un tempio dedicato alla dea Flora proprio in corrispondenza del luogo in cui poi, col passare del tempo, è sorto il Roseto Comunale. Ad avere l'idea di creare un luogo in cui coltivare rose fu la contessa Mary Gailey Senni, americana di nascita ma sposata con un conte italiano, che nel 1932 aprì il primo roseto sul Colle Oppio, distrutto però dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.

Da qui la decisione di inaugurare un nuovo roseto nell'area in cui si trova attualmente, fino al 1934 sede del cimitero ebraico: è per questo motivo che, in segno di riconoscenza nei confronti della comunità ebraica che aveva permesso di ricreare il roseto in un luogo sacro, i vialetti fra le aiuole assumono la forma tipica della menorah, il candelabro a sette bracci tra i simboli più importanti dell'Ebraismo.

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