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Rapina in gioielleria, ladri fanno irruzione armati di pistola: la fuga con lingotti d’oro e soldi

Pensava fosse una pistola giocattolo, invece quella con cui due ladri hanno fatto irruzione in gioielleria era una pistola vera con un colpo in canna: caccia ai malviventi.
A cura di Beatrice Tominic
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Immagine di repertorio
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Hanno fatto irruzione in gioielleria armati di pistola e hanno bloccato il quartiere Africano per tutta la mattina. È successo ieri, sabato 2 marzo 2024, verso le ore 10 in viale Eritrea dove due uomini sono entrati armati in una gioielleria per derubarla. La titolare, che si trovava al lavoro al momento dell'assalto, ha fatto scattare l'allarme non appena possibile, mettendo in fuga i malviventi, fuggiti in sella a due scooter.

L'arrivo dei poliziotti

Non appena si sono resi conto che la titolare era riuscito a far scattare l'allarme, come riporta il Messaggero, i due sono fuggiti. Hanno raggiunto due scooter parcheggiati lungo la via: il primo è partito a tutta velocità. L'altro, invece, si è avviato a piedi dopo che il mezzo si è inceppato. I passanti nella zona hanno presto capito che si trattava di due fuggitivi. Fra loro anche un agente dell'Antirapina fuori servizio che ha subito iniziato a seguirli.

Quando si è accorto dell'uomo che lo seguiva, ancora armato di pistola, ha minacciato una ragazza al semaforo affinché gli lasciasse il suo motorino. Una volta in sella è partito anche lui. Poi sono scattate le ricerche.

Chi sono i due ladri

I due ladri, due italiani di età compresa fra i 25 e i 35 anni, uno dei quali porta una folta barba rossa, sono riusciti a scappare con una sacca sportiva carica di lingotti d'oro e soldi in contanti abbandonata poco dopo. Devono aver deciso di liberarsi delle prove una volta compreso che la polizia era già sulle loro tracce.

Sul posto, infatti, non appena dato l'allarme, sono arrivati gli agenti della sezione Antirapina della squadra Mobile che sono riusciti a ritrovare ad appena un chilometro dalla gioielleria, la pistola utilizzata per il colpo: una Bernardelli 7,65 con il colpo in canna e i mezzi utilizzati per la fuga.

Le indagini e le testimonianze

Mentre iniziavano le ricerche, nel negozio sono arrivati gli agenti della polizia Scientifica che hanno eseguito i rilievi in gioielleria e hanno iniziato a passare al vaglio le registrazioni effettuate dalle videocamere di sorveglianza del negozio che hanno confermato quanto raccontato dalla titolare. "Pensavo si trattasse di una pistola giocattolo, per questo ho reagito quando ho visto che stavano per portarsi via tutto. Poi mi hanno spinto e sono scappati", ha raccontato.

Oltre alla sua testimonianza, gli agenti hanno raccolto quelle dei negozianti della zona, di residenti e passanti, insieme ad altre prove e tracce. Uno dei due scooter che sarebbe dovuto servire ai due ladri per fuggire risulterebbe rubato. Ulteriori accertamenti sono in corso anche sulla pistola che potrebbe essere stata utilizzata per altri colpi.

Per cercare di ricostruire la loro fuga e risalire all'identità dei due ladri, infine, gli agenti stanno passando al vaglio anche le immagini di videosorveglianza dei locali fra via di Nomentana e viale Eritrea.

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