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Covid 19

Perché il Lazio non diventa zona gialla

Secondo i nuovi parametri del Decreto covid approvato ieri dal Governo Draghi, il Lazio non passerà in zona gialla. A differenza del precedente decreto, stavolta a pesare sul cambio di colore non sarà tanto l’incidenza, quando il tasso di occupazione dei posti letto in area medica. Nel Lazio al momento non c’è pressione sugli ospedali, nonostante l’aumento dei contagi (in media 500 al giorno).
A cura di Natascia Grbic
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Il Lazio non sarà zona gialla da lunedì. I nuovi parametri che definiscono i colori delle regioni e contenuti nel decreto varato ieri in Consiglio dei ministri, escludono la possibilità che il Lazio possa essere destinatario di maggiori restrizioni (cosa che sarebbe invece accaduta se non fossero cambiati i parametri, data l'incidenza sopra i 50 casi). Insieme al Lazio, nessuna regione passerà in zona gialla (anche se alcune rischiano il cambio di colore nelle prossime settimane). Nel Lazio la pressione sugli ospedali è al momento scarsa: il tasso di occupazione in area medica è al 2,1%, mentre in terapia intensiva è al 3%. L'incidenza invece, a causa dell'aumento dei casi registrata nelle ultime settimane, è aumentata e si attesta a 52 contagi ogni 100mila abitanti. Il 90% dei positivi appartiene alla fascia di popolazione più giovane, con un'età media dei contagiati di 23 anni.

I nuovi parametri del Governo per la zona gialla

Quali sono quindi i nuovi parametri approvati dal Governo, con il quale le regione cambiano di colore? Questi, come detto, riguardano soprattutto la pressione ospedaliera. Con una percentuale di posti occupati in rianimazione superiore al 10% e in area medica superiore al 15%, si va in zona gialla; se superiori rispettivamente a 20% e 30% si va in zona arancione; se oltre il 30% e il 40% si va in zona rossa. Per passare in zona gialla, inoltre, l'incidenza settimanale dei contagi deve essere pari o superiore a 50 ogni 100mila abitanti a condizione che il tasso di occupazione dei posti letto in area medica sia superiore al 15%, e il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 sia superiore al 10%. Se invece l'incidenza è pari o superiore a 150 casi ogni 100mila abitanti, la regione può rimanere gialla a due condizioni: se il tasso di occupazione in area medica per pazienti con covid-19 sia uguale o inferiore al 30%; oppure se le terapie intensive siano occupate per non più del 20%.

Le differenze tra zona bianca e gialla

Cosa cambia nella zona gialla? Rispetto alla zona bianca, poco. Torna l'obbligo di tenere le mascherine anche all'aperto, mentre per quanto riguarda la ristorazione ci sono limiti per le persone al tavolo: quattro persone sia all'aperto sia al chiuso. Non è così in zona bianca, dove non c'è limite per le persone all'aperto, mentre è di massimo sei al chiuso. Per quanto riguarda il coprifuoco, questo non tornerà dato che è decaduto a livello nazionale.

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