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Ostia, salvano un uomo nudo in mare aperto: è evaso dai domiciliari

Viene soccorso al largo di Ostia da una barca, ma la polizia scopre che si tratta di un 26enne evaso dagli arresti domiciliari.
A cura di Beatrice Tominic
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Domenica scorsa al largo di Ostia, mentre facevano una gita in barca, due amici hanno salvato un ragazzo di 26 anni che si trovava in mare aperto, nudo fra le onde. Il giovane rischiava di annegare e i due lo hanno prontamente soccorso: quello che non sapevano è che si trattava di E. P., evaso dai domiciliari. Accusato di aver violato la misura cautelare, come scrive oggi in un articolo il Messaggero, è stato giudicato per direttissima ieri: il giudice del Tribunale monocratico di Roma ha convalidato il suo arresto.

Il salvataggio dell'uomo nudo

È accaduto domenica scorsa, 3 luglio. Due amici per sfuggire alle alte temperature da bollino rosso registrate a Roma hanno deciso di passare una giornata in barca, partendo da Ostia. Poco dopo essere partiti, quando si trovavano ad appena un miglio turistico da Ostia Lido, si sono accorti che in acqua c'era un uomo nudo. I due si sono avvicinato, spiegandogli che si trovava esattamente nel corridoio di transito per le imbarcazioni: allora l'uomo, un ragazzo di 26 anni, ha chiesto loro aiuto per tornare a riva. I due gli hanno lanciato un salvagente e hanno allertato la Capitaneria di Porto.

Il ritorno a riva

In breve tempo la barca con i due ragazzi è stata raggiunta da un gommone della Polmare che ha riportato il 26enne verso il molo: nel frattempo gli agenti hanno allertato sia il 118 che il commissariato di Ostia. Arrivato sulla terraferma, il 26enne è stato trasportato in ospedale per accertamenti e al pronto soccorso è stato valutato con un codice giallo. La polizia, invece, ha scoperto che i ragazzo aveva molti precedenti penali e che si sarebbe dovuto trovare a casa sua a Vetralla per scontare gli arresti domiciliari: martedì scorso, il 28 giugno scorso, era stata emessa una nota di rintraccio per evasione.

La perdita di memoria

Secondo quanto ha dichiarato, il 26enne non sa come sia arrivato ad Ostia: ha spiegato di aver cenato da solo a casa e poi di essersi addormentato. Questa perdita di memoria, però, non ha convinto gli inquirenti. Il ragazzo ha risposto a tutte le domande, eccetto a quelle relative alle ore dell'evasione, con lucidità e precisione: si ricordava il proprio numero di telefono, l'indirizzo di casa, il nome dell'avvocato e la sua frequentazione al Sert di Civita Castellana. Gli agenti allora hanno deciso di trasferirlo al commissariato di Fiumicino e ieri il tribunale monocratico ha convalidato il suo arresto per evasione.

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