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L'omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro

Omicidio Willy, i Bianchi cambiano avvocato. Il legale: “Ho lasciato io per divergenza di vedute”

A rappresentare i fratelli Bianchi nel processo per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte saranno ora i legali Valerio Spigarelli, Ippolita Naso e Pasquale Ciampa.
A cura di Natascia Grbic
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"Ho lasciato l'incarico un mese fa per mia scelta a causa di divergenze di vedute, ma non aggiungerò altro". Non vuole rilasciare dichiarazioni l'avvocato Massimiliano Pica, riguardo la remissione dall'incarico come difensore dei fratelli Marco e Gabriele Bianchi. Divergenze di vedute che però, spiega il legale, esistevano anche da prima. Adesso sarebbero diventate inconciliabili e la prosecuzione dell'incarico, di conseguenza, impensabile.

A difendere i due ragazzi accusati dell'omicidio di Willy Monteiro Duarte sono Valerio Spigarelli, Ippolita Naso e Pasquale Ciampa. Saranno loro a preparare l'appello per ricorrere contro la sentenza di primo grado, che li ha visti condannati all'ergastolo.

Marco e Gabriele Bianchi stanno scontando la pena in due carceri separati. Il primo è al Mammagialla di Viterbo, mentre il secondo è rimasto a Rebibbia. Il trasferimento di Marco è arrivato subito dopo la sentenza di primo grado. Entrambi sarebbero ben inseriti, hanno una buona condotta e non hanno avuto quegli atteggiamenti da attaccabrighe che fuori invece li hanno portati ad accumulare processi e condanne. Fino all'uccisione di Willy Monteiro Duarte la notte tra il 5 e il 6 settembre 2020.

Ma i fratelli Bianchi non sono accusati solo dell'omicidio del ragazzo. Da pochi giorni è arrivata la condanna in appello per spaccio e lesionia quattro anni e mezzo di reclusione. Secondo quanto emerso dalle indagini degli investigatori, i due avrebbero gestito lo spaccio ad Artena e comuni limitrofi. Attivi anche durante il lockdown, vendevano soprattutto hashish e cocaina. Chi non pagava, o aveva un debito anche di poche decine di euro, veniva pestato a sangue dai due. Che sul territorio erano temuti e conosciuti come picchiatori implacabili.

Di tutta questa prepotenza, di tutto questa tracotanza, adesso non c'è più traccia. I due sono in carcere, accusati dell'omicidio di un 21enne massacrato per aver tentato di aiutare un amico. È probabile che adesso, con il nuovo pool di legali, decidano di cambiare strategia difensiva per tentare di avere una riduzione della pena, se non l'assoluzione. Almeno per uno dei due fratelli.

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