Morto per Covid Filippo Maria Gambari, direttore del Museo delle Civiltà all’Eur

Filippo Maria Gambari, il direttore del Museo delle Civiltà all'Eur, è morto il pomeriggio del 19 novembre a causa delle complicazioni derivanti dal coronavirus. Gambari era ricoverato dalla fine di ottobre all'Istituto nazionale di malattie infettive Lazzaro Spallanzani, i medici hanno sperato fino alla fine che potesse riprendersi. Le sue condizioni si sono però aggravate fino alla morte, sopraggiunta davvero troppo presto. Filippo Maria Gambari, archeologo di fama internazionale, era a un passo dalla pensione: dopo anni di lavoro, uno dei punti di riferimento del mondo dei Beni culturali è purtroppo spirato. Enorme il cordoglio tra amici, colleghi e parenti, increduli per il lutto che li ha colpiti.
Morto l'archeologo Filippo Maria Gambari: il ricordo dei colleghi
"Siamo enormemente addolorati nell’annunciarvi che il nostro Direttore è venuto a mancare nel pomeriggio di oggi, 19 novembre 2020. Una grave perdita per il Museo delle Civiltà, il suo personale e per tutto il mondo della cultura". Così il Museo delle Civiltà ha annunciato la morte del suo direttore. Gambari aveva 66 anni, era diventato direttore del Museo nel 2017: negli anni in cui ha amministrato il Museo delle Civiltà ha puntato tutto sul suo rilancio, diventando in poco tempo una delle figure professionali di riferimento nel mondo dei Beni culturali. "Filippo non c'è più – ricorda su Facebook Valentino Nizzo, direttore del Museo civico etrusco Villa Giulia – Il covid lo ha portato via, così, all'improvviso, in modo subdolo, sleale, codardo. È stato un maestro e un amico. Ho avuto la gioia e il piacere di imparare moltissimo da lui. Cultura immensa, ironia, passione sono solo alcune delle sue doti. Con lui e grazie alla sua fiducia nacque l'esperienza straordinaria dello scavo della Terramara di Pilastri nel 2013. Fu il mio soprintendente durante un momento difficilissimo come il terremoto del 2012. Fermo, attento, sensibile, ma soprattutto UMANO.Ed è proprio la sua umanità che mi mancherà. Immensamente".