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Morto Donato Di Veroli: aveva 98 ed era l’ultimo sopravvissuto romano alla Shoah

È morto Donato Di Veroli, l’ultimo sopravvissuto alla Shoah di Roma, aveva 98 anni. Da ragazzo era stato deportato ad Auschwitz.
A cura di Beatrice Tominic
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Foto dalla pagina Facebook di Aned, Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi di sterminio nazisti
Foto dalla pagina Facebook di Aned, Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi di sterminio nazisti

"Ci ha lasciato l'ultimo degli ebrei romani sopravvissuto alla Shoah": così ieri con una nota la comunità ebraica di Roma ha comunicato la notizia della scomparsa di Donato Di Veroli,  "La scomparsa della memoria diretta è un pungolo che ci esorta a portare avanti per le giovani generazioni riflessione e azione, nel rispetto della dignità di tutti gli esseri umani. Testimoniare l’orrore della Shoah è sempre più un imperativo: senza memoria, non c'è futuro", hanno poi concluso.

Chi era Donato Di Veroli, l'ultimo testimone della Shoah a Roma

Donato Di Veroli era nato nel 1924 a Roma, dove è stato arrestato ad appena venti anni, nel 1944 e da cui è stato deportato e trasportato nel campo di concentramento di Auschwitz. Dopo la liberazione Di Veroli è riuscito a costruirsi una nuova vita, scegliendo però, almeno in un primo momento, di non raccontare le atrocità a cui era stato sottoposto e che aveva visto durante la sua prigionia. Soltanto in seguito ha deciso di esporsi e condividere la sua storia, aggiungendo la sua alle tante testimonianze di persone ebree deportate in quegli anni.

Le reazioni dalla comunità

Sono molte le reazioni sui social network per la morte di Di Veroli: con lui si chiude la generazione di testimonianze dirette sulla Shoah. Non appena appresa la notizia, è arrivato il commento di Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma: "Addio a Donato Di Veroli, l’ultimo degli ebrei romani sopravvissuti alla Shoah. Dopo la liberazione non raccontò mai l'orrore di Auschwitz ma con grande coraggio diede vita a una famiglia dalla forte identità ebraica. A loro il nostro abbraccio, che il suo ricordo sia benedizione", ha scritto su Twitter.

Il dolore per la scomparsa di Di Veroli

Molte reazioni, però, sono arrivate anche dal mondo non religioso.

"L'ultimo che ha visto con i propri occhi gli orrori di Auschwitz e delle deportazioni. Ora tocca a noi tenere viva la tua memoria, raccontando ciò che è stato il fascismo, le deportazioni e i campi di sterminio. Lo faremo ogni giorno, senza mai arretrare di un centimetro", ha scritto l'assessore al Patrimonio e Politiche Abitative Tobia Zevi. "[Si tratta di] uno degli ultimi testimoni diretti della Shoah in Italia, l’ultimo cittadino di Roma sopravvissuto alle atrocità di Auschwitz. Stiamo perdendo le ultime voci dell’Olocausto, si spengono le ultime luci.Nei prossimi anni la Memoria di ciò che è stato camminerà solo sulle nostre gambe: dobbiamo sentire tutto il peso e l’enorme responsabilità che questo comporta per il futuro", ha invece scritto Brando Benifei, Capodelegazione PD al Parlamento Europeo.

Il rito funebre

Le esequie, come fanno sapere dall'Aned, Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi di sterminio nazisti, partono oggi, martedì alle 10, dall'abitazione di Di Veroli verso il il Tempio Maggiore di Roma dove è previsto l’arrivo per le ore 10:40 e poi arriveranno al l cimitero di Prima Porta.

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