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Delitto di via Poma: le news sull'omicidio di Simonetta Cesaroni

Morassut su Simonetta Cesaroni: “Proposi commissione d’inchiesta: via Poma non è solo cronaca”

“Non considerano la vicenda un delitto di Stato, ma un fatto di cronaca – spiega a Fanpage.it – Se hanno chiesto di chiudere le indagini devono avere le loro ragioni, ma sono un po’ dispiaciuto”.
A cura di Beatrice Tominic
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"Sono sempre stato convinto che si sia trattato di un femminicidio con qualcosa di più profondo. Avevo proposto l'apertura di una commissione parlamentare d'inchiesta, ma non fa passi avanti. Evidentemente perché si considera questa vicenda non un delitto di Stato, ma un fatto di cronaca. Grave, ma pur sempre un fatto di cronaca". Queste le parole del deputato Roberto Morassut (PD) a Fanpage.it, non appena appreso della richiesta da parte della Procura di archiviare anche le ultime indagini sul caso, aperte nel maggio del 2022.

"Non penso ci sia nulla da commentare, restiamo in attesa di una decisione definitiva. La magistratura ha sicuramente più elementi per valutare  – continua – In fondo sono passati 33 anni da quel tragico pomeriggio di agosto. Sicuramente è sempre più complicato riaprire casi che risalgono a così tanti anni fa. Cercare prove. Molti personaggi che potevano aver avuto un ruolo nella vicenda non ci sono neanche più".

La proposta di commissione sul caso di via Poma

"Come con i casi di scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori (per cui è stato primo firmatario, ndr) ho cercato di illuminare il Parlamento. Abbiamo avuto già modo di affrontare il tema di una specie di inflazione delle commissioni di inchiesta, ma ce ne sono alcune che hanno un senso. Ed è quello che penso di questi tre casi. Secondo me aveva senso che il Parlamento si occupasse dei Cesaroni e Orlandi, seppur diversi, per una ricostruzione storica e inquirente". E ammette: "La proposta di legge è in commissione giustizia, ma non fa passi avanti. Forse perché si considera la vicenda non un delitto di Stato, ma un fatto di cronaca".

Poi aggiunge: "Non voglio fare polemiche: ho una mia visione dei fatti, una mia idea, non pretendo che sia quella giusta. Ma un po' però mi dispiace che la questione si fermi così. Non perché valuti male il lavoro della magistratura, anzi ritengo che ormai gli elementi disponibili si sia talmente sfibrati che ricongiungerne i fili sia diventato difficile".

Le indagini riaperte

Le indagini sul delitto di via Poma sono state riaperte nel marzo 2022 per verificare l'alibi di alcune persone coinvolte, in particolare quello dell'ex datore di lavoro, smentito da una delle collaboratrici. Le ultime indagini, però, si sarebbero poi concentrate su due persone mai citate nelle indagini precedenti: due alti uomini dello Stato. A qualche mese dalla riapertura delle indagini, infine, fa la sua comparsa un audio inedito. Si tratta di un'intercettazione telefonica del 2008 che, secondo le prime stime, avrebbe potuto portare ad una svolta del caso. Evidentemente, però, questo elemento non deve essere bastato alla Procura, che ha avanzato la richiesta di chiusura delle indagini.

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