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Maxifurto nel negozio di iPhone, rubate decine di smartphone: bottino da oltre 30mila euro

È bastato un minuto e 32 secondi ad una banda di ladri per fare razzia di iPhone e smartphone Samsung e riuscire a scappare. Il valore dei telefonini rubati si aggira intorno ai 30mila euro.
A cura di Beatrice Tominic
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Foto dal profilo Facebook di iStuff Latina.
Foto dal profilo Facebook di iStuff Latina.

Hanno fatto irruzione nel negozio di smartphone Apple e Samsung e hanno fatto razzia. È bastato poco più di un minuto e mezzo per rubare decine di telefonini e scappare. Nel mirino del gruppo di ladri, composto da tre persone, il negozio iStuff che si occupa di vendita, assistenza e riparazione dei telefonini dei noti marchi, in via Carducci, nel cuore di Latina.

Il maxifurto è avvenuto fra la notte di domenica 10 e lunedì 11 marzo 2024, alle 3.29, come riporta la videocamera di sicurezza che ha filmato tutto. I ladri sono fuggiti subito, in un minuto e 32 secondi. 

Il furto nei video di sorveglianza

Come hanno ripreso le videocamere, il primo uomo è entrato nel negozio incappucciato. Ha rotto il vetro blindato del negozio utilizzando una mazza. Sono serviti venti colpi per far cedere il vetro. Una volta aperto si sono fatti strada nel negozio: la sicurezza con cui si muovevano fa pensare che possano essere specializzati in questo genere di colpi.

I primi due sono entrati subito, il terzo ladro, invece, è rimasto all'esterno per fare da palo. Oltre a lui un'automobile con il motore acceso, pronta a fuggire. Erano incappucciati, completamente coperti per non essere riconoscibili e con i guanti alle mani. I ladri, una volta entrati, hanno ignorato i computer: il loro obiettivo sono stati fin dal primo momento gli smartphone. Ne hanno presi a decine, tutti che quelli che si trovavano esposti nella vetrinetta: "Hanno preso tutti gli iPhone, sono andati a colpo sicuro, volevano quelli – ha dichiarato all'edizione locale de il Messaggero il titolare del negozio – Si tratta di un danno fra i 25 e i 30mila euro".

Le indagini in corso

"In dieci anni è la prima volta che capita una cosa simile. La signora che abita sopra ha chiamato i carabinieri una volta sentiti i colpi contro il vetro. Ma quando sono arrivati, i ladri erano già fuggiti", ha continuato a spiegare il titolare. E sono proprio i carabinieri, intervenuti nella notte stessa, ad indagare sul caso.

Il sistema d'allarme è entrato in funzione soltanto quando erano già scappati. Nel frattempo i militari hanno avviato le indagini e stanno passando al vaglio le immagini dei sistemi di videosroveglianza. L'ipotesi è che i telefonini possano essere destinati ad un mercato estero: in Italia sono inutilizzabili, perché vengono bloccati, ma altrove è possibile sbloccarli e rivenderli.

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