Maxi sequestro di cocaina a Roma, 200 chili in casa di un 23enne: valore da 16 milioni di euro, indagini in corso

Un sequestro da duecento chili di cocaina nascosti in un appartamento alla periferia di Roma, nella zona di Tor Vergata. Una quantità impressionante, sufficiente a generare oltre 8mila dosi e a fruttare circa 16 milioni di euro alla criminalità organizzata. È quanto hanno scoperto i carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, che nella giornata di domenica 12 ottobre hanno arrestato un uomo di 23 anni con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L'operazione da un controllo sul 23enne
L'operazione è partita da una perquisizione personale. I carabinieri hanno fermato il ragazzo perché insospettiti dal suo atteggiamento. Nello zaino che portava hanno trovato molti soldi in contanti. Una cifra anomala in quanto, da un primo controllo, il 23enne è risultato essere disoccupato. Hanno quindi deciso di perquisire l'abitazione del fermato.
Quando i militari hanno fatto irruzione, si sono trovati davanti una vera e propria centrale dello spaccio, utilizzata come base logistica per lo stoccaggio e lo smercio della droga. Nascosti in diversi punti della casa c’erano 191 panetti di cocaina, dal peso complessivo di duecento chili, pronti per essere immessi sul mercato. Ogni stupefacente, inoltre, era contrassegnato da uno speciale marchio identificativo.
Maxisequestro a Tor Vergata: trovata anche una pistola
Oltre alla droga, i carabinieri hanno trovato anche una pistola Beretta 92 con munizioni e 30mila euro in contanti, probabilmente provento dell’attività di spaccio. L’arma, che è risultata essere rubata, è stata sequestrata insieme alla sostanza stupefacente e al denaro.
I militari hanno scoperto anche l'ingegnoso stratagemma con cui il 23enne evitava di essere scoperto nel trasporto dei carichi di droga. Aveva, infatti, dotato la sua automobile di un doppio fondo, che apriva con una speciale combinazione di tasti e con l'utilizzo delle chiavi.
Arrestato 23enne: è in carcere a Rebibbia
Il giovane, che secondo gli investigatori operava come custode e gestore del deposito per conto di un’organizzazione criminale più ampia, è stato portato nel carcere di Rebibbia. Le indagini ora puntano a ricostruire la rete di contatti e il canale di approvvigionamento della droga.
L’operazione rappresenta uno dei sequestri di cocaina più ingenti registrati negli ultimi anni nella Capitale e si inserisce nel quadro della strategia di contrasto dei carabinieri contro le piazze di spaccio che alimentano il mercato romano della droga.