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Massacrato di botte da quattro agenti della polizia durante un controllo: condannati per lesione e falso

I poliziotti lo avrebbero preso a pugni in faccia. Avrebbero anche alterato i fatti nel verbale. Condannati in primo grado a più di 4 anni di reclusione.
A cura di Francesco Esposito
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Immagine di repertorio
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Sono stati condannati in primo grado quattro agenti della stradale che avrebbero trasformato un controllo di polizia su via Collatina a Roma in un pestaggio. Quattro anni di reclusione per tre di loro, quattro anni e otto mesi per l'ultimo. Queste le sentenze del Tribunale, che ha riconosciuto gli imputati colpevoli di lesioni aggravate e falso ideologico.

Un pestaggio da 40 giorni di prognosi

Delle indagini e della ricostruzione dei fatti se n'è occupato il pm Giovanni Musarò. Un uomo, S.S., era alla guida della sua auto quando è stato fermato per una normale verifica sulla strada nel quadrante est della capitale. Come riporta il Corriere della Sera, avrebbe contestato il controllo dei poliziotti, che a quel punto l'avrebbero iniziato a colpire con pugni in faccia e non solo. Molte e serie le lesioni. Nel referto dei sanitari si legge di ematomi alla mascella, escoriazioni ovunque e lesioni a torace e gambe. Si tratterebbe di un pestaggio in piena regola che è costato quaranta giorni di prognosi a S.S., che ha denunciato le violenze subite.

Quattro agenti colpevoli di lesioni aggravate e falso

Ma non ci sarebbe solo l'insensata violenza da parte di chi dovrebbe garantire sicurezza. I quattro agenti avrebbero anche ritoccato il verbale del fermo, forse convinti di farla franca. Nella loro versione dell'accaduto, l'uomo si sarebbe a tal punto agitato nel corso dei controlli da procurarsi da solo quelle ferite.

Questa la ricostruzione della procura, accolta dal Tribunale. Anche per i giudici si è trattato di un grave caso di abuso di potere da parte degli agenti. Non solo nelle percosse, ma anche nel falso ideologico, nel voler presentare una versione dei fatti alterata e nel sottrarsi alle proprie responsabilità di tutori dell'ordine. Le motivazioni della condanna verranno rese pubbliche fra novanta giorni.

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