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Mariachiara Mete morta dopo la rinoplastica, anestesista a processo: è accusato di omicidio colposo

L’anestesista dell’ospedale di Formia dove Mariachiara Mete si è operata al naso è stato rinviato a giudizio per omicidio colposo. La 21enne è deceduta dopo una settimana di agonia in seguito a un arresto cardiocircolatorio avvenuto mentre si trovava sul lettino della sala operatorio. Il professionista è accusato di omicidio colposo.
A cura di Natascia Grbic
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La giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Cassino Alessandra Casinelli ha rinviato a giudizio il medico anestesista della clinica di Formia per la morte di Mariachiara Mete. La 21enne originaria di Lamezia è deceduta in seguito a un intervento di rinoplastica per arresto cardiocircolatorio. A chiedere che sia fatta giustizia è la famiglia di Mariachiara, che vuole sapere se la morte della 21enne potesse essere evitata. Per questo i genitori si stanno opponendo alla richiesta di archiviazione della Procura per un altro dei sanitari coinvolti. La prima udienza del processo che vede imputato l'anestesista della struttura per la morte di Mariachiara Mete si terrà il 25 maggio 2022. L'accusa per lui è di omicidio colposo.

Nell'atto di accusa si legge che l'anestesista avrebbe causato la morte della giovane "per colpa consistita in negligenza e imperizia, in occasione dell’arresto cardiocircolatorio insorto nel corso dell’intervento chirurgico somministrava alla paziente in prima battuta atropina ed efedrina in luogo della adrenalina, poi infusa in un momento successivo, e ometteva di effettuare un immediato massaggio cardiaco esterno alla frequenza di 100/120 al minuto, praticandolo solo in una seconda fase al ritmo di 80/90 al minuto, sicché non si atteneva alle linee guida prescritte per la rianimazione e così determinava un ritardo nel ripristino della attività cardiaca, rilevata solo dopo tre minuti dall’inizio delle manovre rianimatorie, nonché nella perfusione cerebrale, con conseguente aggravamento del danno neurologico post-anossico, e per l’effetto con le condotte colpose sopra descritte concorreva a cagionare il decesso di Mete Mariachiara".

Mariachiara Mete è entrata in arresto cardiaco subito dopo la rinoplastica, con i medici presenti sul posto che hanno invano provato a rianimarla. La 21enne è stato poi trasportata al vicino ospedale Dono Svizzero, ma dopo essere entrata in coma è morta al nosocomio Santa Maria Goretti a una settimana di distanza dall'intervento. I familiari hanno deciso di sporgere denuncia alla Procura del Comune laziale, nella speranza di individuare i colpevoli di quanto accaduto e di capire le effettive cause del decesso.

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