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L’ospedale pediatrico Bambino Gesù si trasferisce dal Gianicolo all’ex Forlanini di Roma

Nuova sede del Bambino Gesù nell’area dell’ex Forlanini di Roma. Oggi il segretario di Stato del Vaticano, cardinale Pietro Parolin, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, hanno sottoscritto oggi una dichiarazione di intenti in merito al destino dell’ospedale pediatrico.
A cura di Enrico Tata
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Il Bambino Gesù potrebbe trasferirsi dal Gianicolo all'area dell'ex Forlanini di Roma. Oggi il segretario di Stato del Vaticano, cardinale Pietro Parolin, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, hanno sottoscritto oggi una dichiarazione di intenti in merito al destino dell'ospedale pediatrico.

Nel documento si riconosce il livello di eccellenza nell'assistenza pediatrica e nella ricerca biomedica a livello nazionale e internazionale del Bambino Gesù. Ma le sue strutture, in particolare la sede storica di Sant'Onofrio al Gianicolo, non consente ulteriori miglioramenti o ampliamenti. Per questo si dice di aver individuato nell'area dell'ex ospedale Forlanini "uno dei luoghi più idonei per la realizzazione della nuova sede".

I prossimi passi saranno l'acquisto, per un prezzo ancora da stabilire, del complesso del Forlanini, di proprietà della Regione Lazio, da parte della Santa Sede. In seguito la Santa Sede dovrà concedere il diritto di superficie a Inail per un periodo e un valore da concordare, con Inail che si occuperà della costruzione del nuovo ospedale. In seguito, si legge, è previsto "l'affitto da parte di Inail del nuovo plesso dell'ospedale, verso il corrispettivo di un canone che remuneri l'investimento di Inail". Il passo finale è la stipula dii un accordo tra Santa Sede e Italia  per il trasferimento delle immunità di cui agli artt. 15 e 16 del Trattato del Laterano alla nuova sede del Bambino Gesù.

Sulla sede storica di Sant'Onofrio lo Stato italiano e la Santa Sede avvieranno un confronto, "tenendo conto dell'attuale funzione socio-assistenziale del complesso e prevedendo anche il diritto di prelazione a favore dello stato italiano".

La dichiarazione di intenti, ha spiegato Mantovano, "è l'esito della volontà comune di dare spazi adeguati ai bambini con gravi patologie, ai familiari, ai medici che pensano a curarli e all'attività di ricerca che con la cura vede nel Bambino Gesù una delle principali eccellenze al mondo".

Il sottosegretario ha poi aggiunto: "Quando si dice che la politica si deve occupare di questioni importanti e serie, questa è una di quelle", ha osservato. Si tratta, ha aggiunto, del "primo passo formale di un percorso che speriamo di concludere entro il 2030 nel rispetto dello spirito del Concordato. Ci saranno spazi che saranno 4 volte superiori agli attuali".

"Come Amministrazione regionale esprimiamo soddisfazione per la dichiarazione d’intenti tra Governo italiano e Santa Sede sul futuro dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù. Si tratta di un primo passo di un percorso che porterà alla restituzione del Forlanini alla sua vocazione di presidio a difesa della salute dei più fragili", ha commentato la notizia il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.

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