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Legambiente, meteo sempre più estremo: Roma città più colpita tra allagamenti e temperature record

Roma è la città italiana in cui il cambiamento climatico è più evidente: negli ultimi dieci anni si sono verificati 47 eventi meteorologici estremi, tra cui 28 allagamenti per nubifragi, 5 trombe d’aria e un evento legato a un periodo di siccità prolungata. Questi alcuni dei dati presentati nel report Città Clima presentato oggi da Legambiente.
A cura di Enrico Tata
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Roma è la città italiana in cui il cambiamento climatico è più evidente: negli ultimi dieci anni si sono verificati 47 eventi meteorologici estremi, tra cui 28 allagamenti per nubifragi, 5 trombe d'aria e un evento legato a un periodo di siccità prolungata. In secondo luogo a Roma dal 2001 al 20018 la temperatura media è cresciuta di 0,8 gradi rispetto ai venti anni precedenti. In questi anni, inoltre, sono aumentate le notti ‘tropicali' e le giornate con temperature estreme. Dal 1960 ad oggi la temperatura è aumentata in media di 3,65 gradi, record tra i comuni italiani. Questi alcuni dei dati presentati nel report Città Clima presentato oggi da Legambiente. 

I danni causati dal maltempo a Roma

Sono stati monitorati e mappati fenomeni meteorologici estremi in 507 comuni, dove sono stati registrati, dal 2010 ad oggi, 946 eventi estremi. La città di Roma è tra quelle più colpite: negli ultimi 10 anni si sono verificati, come anticipato, 47 eventi di cui oltre la metà, 28, hanno riguardato allagamenti in seguito a piogge interne. Sempre negli ultimi dieci anni in tutta Italia sono stati 80 i giorni di stop a metropolitane e treni a causa del maltempo: 19 giorni a Milano, 13 a Napoli, 12 a Genova e ben 28 giorni a Roma.  Ad esempio il 12 maggio 2019, per citare solo gli episodi più recenti, si è resa necessaria la chiusura della metro A Battistini, il 28 luglio la chiusura delle stazioni Repubblica e Cipro, il 2 Settembre si è verificato l’allagamento e la chiusura della stazione della linea A Colli Albani e della linea B San Paolo. Il 23 settembre scorso è stata fermata la linea A per un guasto alla rete elettrica e sono state chiuse le stazioni San Giovanni e Manzoni, le linee tramviarie 2, 3, 8 e 19 sono state tutte interrotte e limitate nei loro percorsi. Per ultimo, sempre a causa del maltempo, il 7 ottobre scorso è stata chiusa la stazione Cipro della metro A. Al rischio maltempo non sono esposti solo i normali edifici, ma anche i beni archeologici e storico-culturali del Paese: in Italia, infatti, sono ben 28.483 i siti esposti ad alluvioni. Solo nel Comune di Roma i siti culturali esposti a rischio alluvioni sono 2.204, tra cui anche il centro storico, in zona Pantheon, Piazza Navona, Piazza del Popolo.

Le ondate di calore

Altro aspetto è l'aumento delle temperature: nelle città analizzate nel rapporto sono morte quasi 24mila persone per ondate di calore tra il 2005 e il 2016. A Roma, in particolare, si stimano fino a 600 decessi attribuibili alle alte temperature di persone over 65. Le ondate di calore, stima una ricerca nell'ambito “Copernicus european health” su 9 città europee, nel periodo 2021-2050 tra il 370 e il 400 per cento. Per esempio a Roma le giornate caratterizzate da ondate di calore passeranno da 2 a 28 in media all'anno. Questo provocherà più orti: da una media di 18 si passerà a 47-85 morti al 2050 fino agli oltre 300 morti del 2080.

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"Il clima è già cambiato e a Roma gli impatti sono evidenti, con il numero record di eventi estremi provocati dalle condizioni meteorologiche e con un drammatico primato nell'aumento della temperatura", ha commentato Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio.

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