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La prima casa a Roma di Pier Paolo Pasolini all’asta, i residenti non ci stanno: “Diventi un museo”

La casa si trova a Rebibbia, in via Giovanni Tagliere 5. Tra quelle mura sono nati i ‘Ragazzi di vita’: doveva diventare una Casa della Poesia, sarà venduta al miglior offerente.
A cura di Natascia Grbic
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"Si, qui ci abitava Pasolini una volta, ma adesso la casa sta all'asta. Non sappiamo di chi è, sembra di una società privata, ma è un peccato non sia valorizzata e vada perduta in questo modo". A Roma, nel quartiere Rebibbia, c'è una via chiamata Giovanni Tagliere. Al primo piano del civico 5, in un'appartamento piccolino e che oggi passa inosservato, ha abitato Pier Paolo Pasolini. Lo sanno tutti a Rebibbia, dove in piazza c'è una targa che ricorda agli avventori che in quella borgata ha vissuto il grande scrittore romano. Si tratta di una cosa di cui gli abitanti vanno fieri, e che raccontano agli ‘stranieri', persone che abitano in altri quartieri e che chissà per quale motivo passano per le stradine di Rebibbia. Quella casa al civico 5, anni fa sarebbe dovuta diventare una Casa internazionale della poesia, un posto da valorizzare e regalare alla città. E invece è stata messa all'asta, quattro mura dimenticate da vendere al migliore offerente.

"Abitammo in una casa senza tetto e senza intonaco, una casa di poveri, all’estrema periferia, vicino a un carcere. C’era un palmo di polvere d’estate, e la palude d’inverno. Ma era l’Italia, l’Italia nuda e formicolante, coi suoi ragazzi, le sue donne, i suoi “odori di gelsomini e povere minestre”, i tramonti sui campi dell’Aniene, i mucchi di spazzature: e, quanto a me, i miei sogni integri di poesia". Così Pier Paolo Pasolini aveva descritto quella casa a Rebibbia, dove sono nati i personaggi di ‘Ragazzi di vita' e ‘Vita violenta‘.

Gli abitanti della zona però non ci stanno. Il Centro popolare San Basilio ha avviato una petizione per far sì che la memoria di Pier Paolo Pasolini in quel pezzo di Roma dove il carcere svetta sulla borgata, non sia negata. "Come realtà territoriali, popolari e antifasciste che portano avanti progetti di riscatto e di partecipazione nei quartieri della Tiburtina, chiediamo che venga riconosciuto il valore storico della casa di Pasolini, che si fermi l’asta e che si apra un dialogo con noi per costruire un museo diffuso su Pasolini nel IV Municipio – scrivono i residenti in una nota – È fondamentale riappropriarci dell’eredità intellettuale di Pasolini per creare un luogo di cultura e poesia in suo nome, e raccontare la storia sua tutta, non solo gli aspetti più personali, contestualizzarla e restituirla con questo museo alla comunità che ne è stata partecipe. L’occasione del centenario della nascita del poeta nel 2022 potrebbe essere un’ottima opportunità per avviare tale progetto sociale e culturale, e crediamo sia fondamentale la partecipazione di noi abitanti attivi nei quartieri popolari".

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