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La convince a venire in Italia a lavorare: 37enne picchiata e costretta a chiedere l’elemosina

Una donna è stata spinta a lasciare il suo Paese, la Bulgaria, per seguire il compagno in Italia. L’uomo le aveva detto che avrebbe trovato un buon lavoro, ma per lei è stato l’inizio di un incubo.
A cura di Natascia Grbic
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L'ha convinta a venire in Italia a lavorare, ma in realtà è stata costretta a chiedere soldi alle persone in strada e a subire continui violenze se non portava abbastanza denaro a casa. Un uomo di 45 anni è stato arrestato dai carabinieri della Stazione Roma Piazza Farnese con l'accusa di riduzione o mantenimento in schiavitù e maltrattamenti ai danni della compagna. A denunciarlo è stata proprio lei: riuscita a eludere il suo controllo, si è rivolta a un centro di assistenza per persone senza fissa dimora e ha raccontato quello che le stava accadendo. Un racconto agghiacciante, fatto di botte e violenza, sia fisica sia psicologica.

La situazione è venuta alla luce quando la donna, una 37enne originaria della Bulgaria, si è recata presso una struttura di accoglienza per persone senza fissa dimora. Agli operatori ha mostrato i segni delle violenze subite, raccontando quello che era costretta a vivere ogni giorno. Il compagno, anche lui originario della Bulgaria, l'aveva convinta a venire in Italia prospettandole un buon lavoro. Ma non era quello che l'uomo aveva in mente: la 37enne si è trovata costretta a chiedere l'elemosina per strada, tutto il giorno. Se la sera non portava a casa abbastanza soldi veniva picchiata selvaggiamente. Era ormai in uno stato di ansia talmente forte che la vita quotidiana le era diventata impossibile. Voleva tornare in Bulgaria dai suoi tre figli, ma il compagno le aveva sequestrato il passaporto proprio per impedirle di partire. Fino a che lei non lo ha denunciato.

La sua testimonianza è stata raccolta dai carabinieri della stazione piazza Farnese, che il 28 febbraio hanno arrestato l'uomo, che adesso si trova nel carcere di Regina Coeli. La donna invece, è stata portata all'ospedale Santo Spirito per accertamenti.

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