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Kristian, il narcos 22enne trovato con 16 milioni di euro di cocaina: “Volevo aiutare la mia famiglia povera”

Kristian, 22 anni, di origine albanese, arrestato a Roma dopo il sequestro di 200 chili di cocaina nel suo appartamento di Tor Vergata, si è difeso davanti al gip: “Vengo da una famiglia povera, mi sono fatto coinvolgere in un brutto giro”. Nell’abitazione trovati anche 30mila euro e una pistola rubata.
A cura di Francesco Esposito
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La droga, i contanti e l’arma sequestrata dai Carabinieri. (Foto da Carabinieri)
La droga, i contanti e l’arma sequestrata dai Carabinieri. (Foto da Carabinieri)

I carabinieri hanno trovato duecento chili di cocaina nel suo appartamento di Tor Vergata a Roma, un quantitativo che sul mercato avrebbe fruttato 16 milioni di euro. L'arresto di Kristian, 22 anni di origine albanese, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione e possesso illegale di armi, è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari e lui si trova adesso nel carcere di Rebibbia. Ma il 22enne si difende. "Mi sono fatto coinvolgere in un brutto giro perché la mia famiglia è povera, vive in condizioni disperate e di grande disagio", ha dichiarato al gip.

"Stavo tornando in Albania", ha dichiarato al gip

"Quando mi hanno fermato stavo tornando in Albania — ha aggiunto, le sue parole riportate da la Repubblica — è la prima volta che faccio una cosa simile. La pistola non è mia, non l’ho mai acquistata ne usata". Nell'appartamento è stata rinvenuta anche una Beretta 92 che è risultata essere rubata e 30mila euro in contanti.

Padre alcolizzato e madre disoccupata. Così, come riporta il quotidiano, il ragazzo ha delineato la difficile situazione familiare che lo avrebbe portato a diventare una pedina dei narcotrafficanti. "In passato ero stato in Italia per dei brevi periodi mi ero trasferito a Roma sei mesi fa, ho cercato lavoro come idraulico", ha continuato.

Il 22enne non ha rivelato niente sull'organizzazione criminale

Kristian, per cui il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere, è difeso dalla legale Dalila Milano: "Ricorreremo al Riesame per richiedere una misura cautelare non detentiva", ha annunciato. Il 22enne non ha però rivelato niente riguardo a chi lo avrebbe assunto e ai vertici dell'organizzazione criminale di cui faceva parte.

L'arresto sotto casa del 22enne a Tor Vergata

L'uomo è stato fermato per un controllo sotto casa sua a Tor Vergata dai carabinieri, insospettiti dal suo atteggiamento. Nelle tasche e nello zaino aveva una grande somma di denaro in contanti, ma risultava disoccupato. I militari hanno, quindi, proceduto ad una perquisizione dell'abitazione, in accordo con la procura di Roma.

Una volta fatta irruzione, i militari si sono trovati davanti a una vera e propria centrale dello spaccio, utilizzata come base logistica per lo stoccaggio e lo smercio della droga. 191 panetti di cocaina, dal peso complessivo di duecento chili, erano nascosti in vari angoli della casa. Uno speciale marchio identificativo contrassegnava i diversi tipi di stupefacenti, pronti per essere immessi sul mercato dove avrebbero fruttato circa 16 milioni di euro.

Il 22enne, inoltre, evitava di essere scoperto nel trasporto dei carichi di droga grazie ad un sofisticato meccanismo. Aveva dotato la sua automobile di un doppio fondo che si apriva digitando un codice su un tastierino e girando la chiave di avviamento nel quadro.

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