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Inchiesta su Fiumicino, l’interrogatorio che inguaia il sindaco Baccini sulle luminarie di Natale

L’interrogatorio del direttore artistico del comune di Fiumicino, reso negli uffici della procura di Civitavecchia lo scorso 18 luglio, tira in ballo anche il sindaco del comune costiero, Mario Baccini, e per questo la procura ha chiesto, con l’incidente probatorio, di trasformare in prove le parole dell’indagato.
A cura di Enrico Tata
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Il direttore artistico del Comune di Fiumicino, Massimo Guelfi, è finito ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte tangenti. L'interrogatorio del dirigente, reso negli uffici della procura di Civitavecchia lo scorso 18 luglio, tira in ballo anche il sindaco del comune costiero, Mario Baccini, e per questo la procura ha chiesto, con l'incidente probatorio, di trasformare in prove le parole del direttore.

Baccini ascoltato in procura: "Chiarita la mia posizione"

Il sindaco Baccini è indagato al momento per turbativa d'asta ed è stato ascoltato lo scorso 8 settembre in procura in merito all'affido dei lavori per le luminarie di Natale. "Ho risposto con piena trasparenza a tutte le domande che mi sono state rivolte, manifestando la mia totale disponibilità a collaborare con la Procura della Repubblica. Ritengo che la mia posizione sia stata chiarita in ogni suo aspetto, e auspico che si possa giungere quanto prima all'archiviazione del procedimento. Nel frattempo adotterò tutti i provvedimenti necessari nei confronti di chi ha potuto calunniarmi, e le eventuali azioni di responsabilità conseguenti", le parole del sindaco al termine dell'audizione.

L'interrogatorio che inguaia il sindaco di Fiumicino

Nelle 80 pagine della trascrizione dell'interrogatorio del direttore artistico, durato circa 4 ore, il nome di Mario Baccini compare 19 volte. Tutte in relazione al caso delle luminarie di Natale. Secondo Guelfi, Baccini avrebbe chiesto che le luci di Natale 2024 fossero allestite da Antonio Scarpelli, gestore della società Am eventi e luminarie, coinvolto anche lui nelle indagini. Negli accordi si parla di una ‘carrozza', di un ‘babbo Natale', di un ‘veliero', da installare nel centro storico della città, un lavoro dal valore di oltre 211mila euro. Un problema, per il Comune di Fiumicino, perché si può ricorrere all'affidamento diretto soltanto per una cifra inferiore a 140mila euro. I restanti 70mila euro sono stati girati alla Proloco, che li utilizzerà ha utilizzati per acquistare le luminarie proprio da Scarpelli. Perché ha comprato da Scarpelli? Perché, spiega il direttore artistico, nel periodo natalizio le luminarie non si trovano da nessuna parte, sono tutte già noleggiate. Scarpelli le aveva e le sapeva montare.

La richiesta di Baccini sulle luminarie da affidare alla Am eventi sarebbe avvenuta, stando a quanto raccontato dal direttore artistico, nei corridoi del municipio di Fiumicino. Presente anche l'assessora Federica Poggio. Secondo la trascrizione dell'interrogatorio, il sindaco avrebbe detto: "Oh! Cerchiamo di fare un bel lavoro, le luminarie le deve fare Scarpelli!". In un altro frangente il sindaco avrebbe reiterato la sua richiesta all'assessora Poggio, ma in questo caso si tratta di una conversazione riportata, a cui Guelfi non ha assistito direttamente.

Le accuse al sindaco Baccini e agli altri indagati

Secondo i pm, gli indagati avrebbero turbato  "con collusioni altri mezzi fraudolenti una procedura indetta" dal Comune di Fiumicino, "avente ad oggetto la selezione di un operatore da invitare alla procedura relativa all'affidamento del servizio volto alla realizzazione di una rassegna di eventi musicali che accompagni il periodo delle festività natalizie da inserire nella rassegna Natale a Fiumicino 2024 nelle diverse località del territorio comunale fino al 7 gennaio 2025". In particolare, Baccini, Guelfi e Poggio "si sarebbero accordati con Scarpelli per l’assegnazione del servizio in questione alla società Am Eventi e luminarie".

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