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Ilaria Cucchi al Cie di Ponte Galeria: “Sei tentati suicidi in pochi giorni, è un lager”

Visita a sorpresa al Cie, Centro di identificazione ed espulsione, di Ponte Galeria, Roma. Ad effettuare l’ispezione Ilaria Cucchi, senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra, Walter Verini, Partito democratico, e Ivan Scalfarotto, Italia Viva.
A cura di Enrico Tata
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In pochi giorni ci sono stati sei tentati suicidi all'interno del Cie, Centro di identificazione ed espulsione, di Ponte Galeria, Roma. Per questo Ilaria Cucchi, senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra, ha effettuato una visita a sorpresa insieme ai senatori Walter Verini, Partito democratico, e Ivan Scalfarotto, Italia Viva. L'obiettivo era proprio quello di verificare le condizioni degli ospiti nel centro.

"Questa struttura, come tutte le altre di questo tipo, è un luogo terribile. Solo entrando qui dentro e guardando con i propri occhi quello che succede si può spiegare il perché di sei tentati suicidi. Gente che arriva a rischiare la propria vita pur di scappare da questi lager", ha detto Cucchi al termine della visita.

Come detto, negli ultimi giorni si sono verificati sei tentati suicidi e il 4 febbraio scorso un ragazzo di 22 anni si è tolto la vita. Il giovane si è impiccato con una corda. Sul muro della sua cella aveva scritto: "Mi manca mia madre, voglio tornare in Africa". Nel pomeriggio di domenica 3 marzo, per protestare in merito alle condizioni di vita nel centro, alcuni migranti hanno dato fuoco a dei materassi.

Secondo il senatore Verini, la situazione a Ponte Galeria è drammatica: "Non c'è più nemmeno una moschea. Le persone qui dentro non hanno momenti per socializzare o per ascoltare musica e hanno difficoltà a leggere i libri in italiano. In questo momento non hanno neanche un telefono per comunicare con i loro familiari".

"Ne abbiamo visitate tante di carceri e possiamo dire che questo Cie è peggio di un carcere", è il parere del senatore Scalfarotto. "Ci sono stanze inguardabili- ha aggiunto- con materassi fatiscenti a terra e bagni privi di qualsiasi standard di umanità, senza neanchel'acqua calda. Qui dentro, poi, si ozia e basta, non c'è nulla da fare. Non ci sono laboratori ne cose simili e le persone stanno qui dentro senza speranza e senza aver commesso specifici reati, se non essere degli irregolari".

Ha aggiunto ancora Scalfarotto: "Qui dentro ci sono delle vere e proprie gabbie, una discarica di rifiuti umani".

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