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Il primo bambino in Italia che cammina grazie a un esoscheletro: “Ora può giocare e muoversi”

Daniele, 5 anni, ha presentato il primo esoscheletro per età pediatrica all’Irccs San Raffaele di Roma. Permetterà ai bimbi con varie patologie di camminare e fare altre attività.
A cura di Alessia Rabbai
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Un esoscheletro pemetterà ai bambini di camminare. Si chiama Atlas, atlante, ossia la prima vertebra cervicale della colonna vertebrale. Il nome richiama il titano della mitologia greca, che con la testa sorregge il cielo. Il robot all'avanguardia è stato presentato oggi, martedì 8 novembre, all'Irccs San Raffaele di Roma alla presenza del ministro della Salute Orazio Schillaci, del presidente del Comitato tecnico scientifico dell’Irccs San Raffaele Enrico Garaci, del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e dell'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato. Ad utilizzarlo per la prima volta in Italia è stato Daniele, un bimbo di cinque anni con un'ischemia perinatale.

Come funziona l'esoscheletro per bambini

Atlas può essere utilizzato nei casi di paralisi cerebrale infantile, lesioni del midollo spinale fino alla vertebra C4, atrofia muscolare, distrofia muscolare, miopatie e diverse malattie neuromuscolari. Si tratta di una tecnologia elastica, che si adatta al corpo e dotata di otto motori: due sull’anca, uno al ginocchio e uno alla caviglia su ciascuna gamba, permettendo al bambino di muoversi in tutte le direzioni, interagendo con l’ambiente. Possono utilizzarlo anche i piccoli che non hanno mai camminato da soli e oltre a camminare si possono fare diverse attività come calciare una palla e disegnare.

L'esoscheletro per bambini presentato al San Raffaele
L'esoscheletro per bambini presentato al San Raffaele

Schillaci: "Ricerca indispensabile per Sanità migliore"

Atlas 2030 è progettato dall'azienda spagnola Marsi Bionics, è distribuito in Italia da Emac Tecnologia Vitale ed è il primo esoscheletro per bambini di età compresa tra quattro e dieci anni, attualmente l'unico in Italia. Marco Franceschini, direttore del Laboratorio di Ricerca Clinica in Riabilitazione Neuromotoria dell’Irccs romano ha spiegato: "La neuroriabilitazione è lo strumento che permette di riprogrammare le funzioni cerebrali attraverso il meccanismo della plasticità sinaptica. Nei bambini con le patologie neurologiche, molti dei quali non hanno mai avuto la possibilità di camminare, questo meccanismo assume un ruolo ancora più importante: i piccoli, in questo caso, non devono riapprendere ma imparare da zero". "La ricerca è indispensabile per una sanità migliore, gli Irccs sono il luogo dove si può fare ricerca e innovazione ad alto livello – ha commentato Schillaci – l'esoscheletro che oggi state presentando è interessante e trova applicazione nei pazienti più piccoli e fragili a cui deve andare la nostra attenzione".

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