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I tre ultras arrestati incastrati dai tifosi del Rieti: “Quando abbiamo capito cosa volevano fare, ci siamo fermati”

Manuel Fortuna, Alessandro Barberino e Kevin Pellecchia, i tre fermati per l’omicidio dell’autista Raffaele Marianella a Contigliano, sono stati riconosciuti da alcuni testimoni che durante gli interrogatori hanno ricostruito quanto successo la sera del 19 ottobre dopo la partita di basket Rieti-Pistoia: “Volevamo fermarli”.
A cura di Francesco Esposito
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I tre sospettati dell’omicidio di Raffaele Marianella.
I tre sospettati dell’omicidio di Raffaele Marianella.

"Una volta arrivati a Contigliano ho capito che le intenzioni degli altri erano pesanti", sono alcune delle parole riferite da un testimone durante l'interrogatorio per la morte di Raffaele Marianella, il sessantacinquenne autista del pullman di tifosi del Pistoia Basket colpito da un sasso nel corso di un agguato dopo la partita con la Sebastiani Rieti.

Questa e altre testimonianze, insieme a delle intercettazioni ambientali nelle stanze della questura, hanno spinto la giudice per le indagini preliminari Giorgia Bova a convalidare il fermo e disporre la custodia cautelare in carcere per Manuel Fortuna, Kevin Pellecchia e Alessandro Barberino, accusati dell'omicidio dell'autista del pullman.

Una spedizione organizzata con l'intento di fare più danni possibili, tanto da spingere alcuni membri della Curva Terminillo, il settore più caldo del PalaSojourner di Rieti, a tirarsi indietro. "C'erano alcuni incappucciati che tenevano pietre enormi in mano ed io e altri due tre ragazzi abbiamo desistito", continua a spiegare agli inquirenti uno dei testimoni.

Raffaele Marianella, l’autista del pullman morto a Rieti
Raffaele Marianella, l’autista del pullman morto a Rieti

Il racconto di un testimone: "Ero lì per fermare chi voleva creare disordini"

Come lui, anche altri ultras hanno sostenuto di essere stati contrari all'azione sulla superstrada Rieti-Terni. "Al termine della partita si è sparsa la voce di andare a Contigliano – racconta un altro nel suo interrogatorio – all'uscita della superstrada però la maggior parte di noi non era intenzionata a fare nulla. Piuttosto l'intento mio… era quello di fermare gli altri che volevano creare disordini con la tifoseria pistoiese".

In questa situazione proprio Fortuna, Pellecchia e Barberino sarebbero sembrati quelli più determianti. Chi ha riconosciuto solo uno o due di loro, chi tutti e tre, la scena raccontata dai testimoni è la stessa: si sarebbero appostati al lato del guardrail, aspettando che arrivasse il bus.  A quel punto "almeno due grosse pietre sono state lanciate in direzione del pullman". A tirare i sassi sarebbero stati proprio quelli accovacciati a lato della strada che hanno fatto un movimento, come per lanciare qualcosa, anche se alcuni testimoni non sarebbero stati in grado di comprendere cosa.

Le differenti testimonianze: "C'erano anche altri a tirare i sassi"

"I tre menzionati erano gli unici presenti dietro il guardrail con i sassi in mano al momento del passaggio – continua uno dei testimoni – Da sinistra a destra erano posizionati: ‘Aba' (soprannome con cui è conosciuto Barberini, ndr), Manuel (Fortuna ndr) al centro e Kevin Pellecchia, quest'ultimo più esposto in direzione Terni". Qui la ricostruzione è diversa da quella di un altro presente allo svincolo di Contigliano, il quale sostiene che i tre fermati non fossero gli unici presenti. "Alcuni altri, ma – aggiunge – dalla mia visuale erano coperti dalla rete che stava dietro al cavalcavia".

La soddisfazione degli ultras: "Li abbiamo sfondati"

Dopo il lancio si è sentito il botto, quindi la frenata dell'autobus. "Successivamente le tre persone (…) sono scese dal terrapieno urlando testualmente ‘Li abbiamo distrutti, Li abbiamo sfondati‘", prosegue il racconto agli agenti. La soddisfazione per il gesto che ha portato alla morte di Raffaele Marianella, però, non sarebbe stata condivisa da quelli, compresi i testimoni, che avrebbero solo assistito alla scena. A quel punto, scrive la gip, "si creava un fuggi fuggi generale, chi a bordo delle autovetture chi a piedi per i campi circostanti". Tutti i presenti sono stati poi bloccati dalle forze dell'ordine, mentre si allontanavano dal luogo del delitto.

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