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I lupi ripopolano i boschi attorno Roma: una presenza preziosa e nessun rischio per l’uomo

Marco Antonelli, zoologo collaboratore di Lipu e WWF, ha spiegato a Fanpage.it le aree nei dintorni di Roma in cui vive il lupo, come la sua presenza sia una ricchezza preziosa per l’ecosistema e perché non costituisce un rischio per l’uomo. Gli esemplari sono ricomparsi dopo una lunga assenza e sono in aumento.
A cura di Alessia Rabbai
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Due cuccioli di lupo (Foto di Marco Antonelli)
Due cuccioli di lupo (Foto di Marco Antonelli)

Il lupo è un animale tornato a popolare i boschi e le campagne nei dintorni di Roma, sono oltre 2000 gli esemplari presenti ad oggi in Italia, una specie in espansione, ma che ancora corre grosse minacce, con una stima tra i 300 e i 400 esemplari uccisi ogni anno per mano dell'uomo per il bracconaggio o a causa di incidenti stradali o ferroviari. Fanpage.it ha intervistato Marco Antonelli, zoologo collaboratore di Lipu e WWF, che ha spiegato in quali aree vive questo meraviglioso animale, come la sua presenza sia una ricchezza preziosa per l'ecosistema e perché non costituisce un rischio per l'uomo.

Qual è la presenza del lupo nei dintorni di Roma rispetto a dieci anni fa?

La specie è in espansione sia numerica che spaziale. Nei dintorni di Roma il lupo era scomparso circa un secolo fa, vittima della persecuzione umana dei primi decenni del Novecento ed è tornato in maniera del tutto naturale intorno al 2010. Le segnalazioni della sua presenza sono infatti iniziate da una decina d'anni e la prima segnalazione accertata tramite monitoraggio è stata nel 2013 nell'Oasi Lipu di Castel di Guido e nelle zone della Riserva del Litorale Romano, con un esemplare di lupo maschio che segna un evento storico del ritorno del lupo all'interno del territorio di Roma, dopo quasi un secolo dall'estinzione totale.

In quale aree vive?

Con il progetto di monitoraggio del lupo, grazie a fototrappole e campionamento genetico nelle aree del litorale romano, siamo riusciti ad accertare nel 2016 la formazione di una coppia, che ha dato vita alla prima cucciolata nel 2017, il secondo evento importante, perché rappresenta la prima riproduzione della specie nel Comune di Roma. Da allora il numero degli esemplari è sempre in aumento, attorno alle aree della Riserva del Litorale Romano ci sono almeno tre branchi e anche in altre aree intorno alla Capitale le segnalazioni sono in aumento: nel quadrante Nord dove si trova il Parco Naturale di Veio, anche lì con tre nuclei riproduttivi e a Sud, con una presenza stabile nella zona dei Castelli Romani.

Perché è importante che ci sia?

La presenza del lupo è un fattore positivo dal punto di vista della conservazione della biodiversità perché è un predatore all'apice delle catene alimentari degli ecosistemi europei: la sua presenza regolatrice ha un effetto a cascata sulle altre componenti dell'ecosistema. Come predatore può avere un conflitto con le alcune attività umane locali, come quelle zootecniche e su questo bisogna intervenire per tutelarlo e tutelare gli allevatori con tempestiva comunicazione e divulgazione ed agire con misure atte a prevenire gli attacchi, con tecniche come recinzioni elettrificate, i cani da guardiania, per minimizzare il rischio di predazione delle greggi.

Essendo un predatore, costituisce un pericolo per l'uomo?

Il lupo è un animale che non rappresenta un pericolo per l'uomo, nell'ultimo secolo non ci sono stati attacchi a persone in Italia. Serve però fare attenzione ed adottare corretti comportamenti, non tanto per la nostra incolumità, ma per evitare che si avvicini ai centri abitati. Non dobbiamo alimentare gli animali selvatici né dandogli da mangiare volontariamente, né attraverso l'abbandono dei rifiuti, dal cibo per gli animali domestici alle discariche abusive, fino agli scarti di macellazione lasciati fuori alle aziende zootecniche. Ricordiamo che la caccia al lupo è vietata, perché è una specie protetta a livello italiano dal 1971 e dalle direttive europee.

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