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Covid 19

Figliuolo raccomanda di non aprire prenotazioni del vaccino Covid a over 50: cosa cambia nel Lazio

Il generale Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid, ha raccomandato alle Regioni di non iniziare le prenotazioni per gli under 60. Il Lazio aveva annunciato poche ore prima l’apertura degli appuntamenti per 58-59enni. Così l’assessore D’Amato ha risposto a Figliuolo: “Noi andiamo avanti, non possiamo fermare un treno in corsa per aspettare chi è rimasto indietro”.
A cura di Enrico Tata
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Nella serata di ieri la struttura del commissario straordinario per l'emergenza Coronavirus, il generale Francesco Paolo Figliuolo, ha diramato una nota indirizzata alle Regioni che riguarda il proseguimento della campagna vaccinale: "Dai dati in possesso della Struttura Commissariale è emerso che le categorie poste in priorità dall’ordinanza n. 6 del 9 aprile (persone fragili ed appartenenti alle classi di età più esposte e vulnerabili qualora infettate dal virus SARS-CoV-2) non risultano ancora coperte da vaccino in proporzione tale da garantire, ad oggi, la loro messa in sicurezza". Per questo, continua il comunicato, il Commissiario raccomanda a Regioni e Province autonome di "attenersi puntualmente al dettato dell’ordinanza n. 6, fino ad assicurare la copertura delle categorie in essa indicate, senza estendere – fino a nuove disposizioni – le prenotazioni a soggetti di età inferiore a 60 anni".

La risposta di D'Amato: il Lazio va avanti nelle vaccinazioni Covid

Le Regioni, quindi, sono invitate a non aprire le prenotazioni agli under 50. Poche ore prima, però, l'assessore regionale alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato, aveva annunciato che dalla mezzanotte di lunedì 26 aprile potranno fissare il proprio appuntamento per la somministrazione del vaccino i cittadini della fascia d'età 58-59 anni. È possibile, quindi, che la nota del generale Figliuolo facesse riferimento proprio all'annuncio di D'Amato, che dalle colonne del Corriere della Sera ha già risposto: "Il Lazio non si ferma. Non siamo un treno che fa sosta in stazione per aspettare chi è indietro. L'ho già comunicato al commissario Figliuolo e lui ne ha preso atto. Penso che le sue siano raccomandazioni a chi finora non ha garantito un'adeguata copertura agli over 60 e non uno stop categorico a tutte le Regioni".

Come sta andando la campagna vaccinale nel Lazio

Nel Lazio attualmente possono prenotare la propria dose tutte le persone con età pari o superiore a 60 anni: ogni cittadino può scegliere data e luogo di somministrazione, quindi può accadere (e accade spesso) che un 70enne fissi l'appuntamento molti giorni dopo rispetto a un 60enne. Se l'apertura ai 58enni/59enni dovesse essere confermata, probabilmente un 58enne riuscirà a prenotare il proprio vaccino prima di molti 60enni e 70enni. Questo accadeva anche con la popolazione over 80 (alcuni erano rimasti con prenotazioni anche a maggio), ma negli ultimi giorni la Regione Lazio ha richiamato tutti gli anziani e ha proposto loro di anticipare l'appuntamento in modo da esaurire la vaccinazione dei prenotati entro fine aprile. Attualmente, stando ai dati comunicati dalla Regione Lazio, hanno ricevuto la prima dose del vaccino 243.800 cittadini con età compresa tra i 70 e i 79 anni, cioè il 44 per cento del totale (il 60 per cento tra quelli prenotati). Per quanto riguarda gli over 80, hanno ricevuto la prima dose 337mila cittadini, pari all'83 per cento del totale (il 98 per cento dei prenotati). Ora il Lazio dovrà cercare di recuperare circa 60mila anziani che non hanno prenotato il vaccino e che presumibilmente non hanno intenzione di farlo.

Over 70 vaccinati nel Lazio
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