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La morte dell'ultras Fabrizio Piscitelli a Roma

Fermato il mandante di un tentato duplice omicidio: il sicario è lo stesso di Fabrizio Piscitelli

I carabinieri hanno arrestato un 40enne ritenuto il presunto mandante di un tentato omicidio all’Alessandrino. Il sicario incaricato sarebbe lo stesso killer di Diabolik.
A cura di Alessia Rabbai
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Avrebbe assoldato un sicario per sparare a due uomini seduti ai tavolini esterni di un bar in zona Alessandrino a Roma. I carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla DDA della Procura della Repubblica nei confronti di Giuseppe Molisso, quarantenne pluripregiudicato, che è sospettato di essere il presunto mandante di tentato duplice omicidio per il ferimento di due persone, che si è consumato il 13 luglio scorso in viale dell’Alessandrino. Convalidato ieri il fermo su disposizione del giudice delle indagini preliminari, è stato portato in carcere.

Pedinamienti, intercettazioni ambientali e telefoniche

Il provvedimento è scattato al termine delle indagini svolte dai carabinieri del Nucleo Investigativo con pedinamenti, intercettazioni ambientali e telefoniche, che hanno consentito ai militari di ricostruire il movente, riconducibile a dissidi sorti a seguito del pestaggio di un nipote e la dinamica del delitto. A seguito delle perquisizioni sono stati sequestrati tre orologi di lusso, del valore di circa 50mila euro, e 20mila euro in contanti.

Il sicario è lo stesso killer di Diabolik e Selavdi

Il sicario incaricato dal quarantenne sarebbe Raoul Esteban Calderon, pregiudicato di origini argentine, lo stesso che ha freddato sparandogli alla testa il leader degli Irriducibili Fabrizio Piscitelli detto Diabolik il 7 agosto del 2019 nel Parco degli Acquedotti a Roma e attualmente in carcere, ritenuto anche il presunto responsabile dell'omicidio di Shehaj Selavdi avvenuto a Torvajanica il 22 settembre del 2020.

Il killer ha mancato i bersagli

Secondo quanto emerso in sede d'indagine rispetto al ferimento dei due fratelli all'Alessandrino, entrambi si trovavano seduti ai tavolini di un bar quando il sicario, con il volto coperto da un cappello e da una mascherina, si è avvicinato loro e ha puntato una pistola calibro 9×21 alla nuca di C. E., premendo il grilletto due volte. In quello stesso istante la vittima, allertata dal fratello, ha girato velocemente la testa e i proiettili lo hanno raggiunto alla spalla destra e alla mandibola sinistra, per poi andare a finire contro la vetrina del bar. Il killer ha mirato alla testa di C.A., ma l'arma si è inceppata ed è stato costretto fuggire a bordo di uno scooter a bordo del quale lo aspettava un complice. Il ferito trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I, ha riportato delle lesioni ma non ha rischiato la vita.

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