326 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Emergenza rifiuti, Gualtieri finisce sul New York Times: “Il termovalorizzatore è la soluzione”

“Il declino di Roma si misura con la spazzatura, pervasiva e implacabile”, questo lo scenario descritto oltreoceano. “Il termovalorizzatore può essere la soluzione?”, si chiedono.
A cura di Beatrice Tominic
326 CONDIVISIONI
Immagine

"Il termovalorizzatore potrebbe essere la soluzione per porre fine all'emergenza rifiuti?", questo è quanto si chiedono oltreoceano, come si legge sul New York Times. Nell'articolo, che porta la firma di Jason Horowitz, si analizza la situazione emergenziale che da anni vive la capitale e viene presentato il coraggio di sognare del sindaco Gualtieri, facendo riferimento alla decisione di attivare il termovalorizzatore nella capitale.

Fin dalle prime righe, la capitale viene descritta con immagini ben precise: "Da anni, nulla simboleggia la caduta di Roma meglio dell'emergenza rifiuti, con cinghiali, gabbiani e ratti che si riuniscono per mangiare la spazzatura", viene spiegato in apertura. Subito dopo si passa a parlare degli incendi che hanno colpito la capitale ad inizio estate: "Una serie di incendi sospetti in impianti di rifiuti e cassonetti ha oscurato il cielo, reso l'aria irrespirabile e sollevato lo spettro dell'incendio doloso e della criminalità organizzata".

L'inceneritore a Roma

È in questo scenario che si inserisce la possibilità di costruzione del termovalorizzatore: "Quando sembrava che la puzza dei rifiuti non potesse peggiorare, la polemica sulla costruzione dell'inceneritore è stato uno dei motivi dichiarati che hanno contribuito alla caduta del primo ministro Mario Draghi, lo scorso luglio", si legge nell'articolo. "Formalmente il motivo sono io", avrebbe detto il sindaco Gualtieri il giorno successivo alla sfiducia mentre, come si legge sul New York Times, assisteva all'evolversi del dramma politico dal suo ufficio con vista sul Foro Romano.

Considerato anche dal giornale oltreoceano "un veterano della politica di sinistra", il piano di Gualtieri sarebbe stato subito evidente: "Il sindaco è poi riemerso dalle macerie con il potere di accelerare la costruzione dell'impianto da 600 milioni di euro e la speranza di riuscire dove i suoi predecessori hanno fallito – si legge, prima che, nei paragrafi successivi venga fatto riferimento al suo ruolo da ministro dell'Economia – Quando era ministro dell'Economia ha personalmente aiutato ad ottenere miliardi di euro come fondi dall'Europa, alcuni dei quali verranno investiti in vista del Giubileo: "Il problema non è il denaro", ha detto".

L'emergenza rifiuti

Nell'articolo pubblicato questa mattina dal New York Times, viene dedicato ampio spazio al disastro ambientale di Malagrotta, tra i più grandi di Europa, avvenuto nel 2013. Da allora è proprio questa la vera metrica per analizzare il declino di Roma: la spazzatura pervasiva, pungente e implacabile. Nell'articolo Jason Horowitz ripercorre gli ultimi anni dell'impianto: si fa riferimento al sequestro del 2018 dell'impianto, di proprietà de "er monnezzaro" (così citato anche nel New York Times), fino ad arrivare all'incendio di questa estate e alle parole del commissario Luigi Palumbo. È lui che ha ricordato l'aria tossica, l'odore acre e la nube grigia sui campi nelle zone periferiche della città. "Quello di Malagrotta non è stato un incidente isolato, ma uno dei tanti incendi avvenuti a Roma questa estate, tanto che il sindaco Gualtieri ha teorizzato che potesse trattarsi di un complotto per fermare lui e il suo inceneritore.

L'articolo si chiude con le prospettive future e le fasi previste dal piano rifiuti, a partire da Ama: "Entro la fine dell'anno la città assumerà circa 650 persone: un vero e proprio esercito per pulire le strade, mentre nei prossimi due anni verranno inseriti nuovi cassonetti lungo le strade, mentre la terza fase inizierebbe nel 2025, verso fine mandato, con l'entrata in funzione del termovalorizzatore".

326 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views