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Elezioni politiche 2022

Elezioni 2022, + Europa chiede il riconteggio. Bonino: “È un atto dovuto”

Per Emma Bonino si tratta di un atto “dovuto e necessario”: + Europa, che si è fermato al 2,95%, chiede il riconteggio delle schede.
A cura di Beatrice Tominic
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Lo ha richiesto ieri, lunedì 26 settembre, il segretario di + Europa, Benedetto della Vedova, dopo che il suo partito si è fermato ad una percentuale del 2,95 %, ad un passo dall'ingresso in Parlamento. Nel corso della conferenza stampa è stato proprio Della Vedova a chiedere un riconteggio: "Una verifica sui risultati perché il margine di errore è infinitesimale", ha detto. Gli ha fatto eco Emma Bonino che, intervenuta in videocollegamento, ha parlato del riconteggio come di un'azione "necessaria e dovuta". Poi, attaccando i media, aggiunge: "Dispiacersi del risultato è tardivo e ipocrita – ha detto dopo la sconfitta nel collegio uninominale di Roma Centro, dove ha vinto, invece, Lavinia Mennuni– Detto sottolineare il ruolo negativo di media e tv: abbiamo fatto ricorso all'Agcom e contattato i direttori di tg uno per uno. La par condicio non l'ha rispettata nessuno".

La richiesta del conteggio

Anche secondo il presidente Riccardo Magi il riconteggio è necessario, per "restituire valore al voto di tantissimi cittadini".  Nella sede di Roma di + Europa il primo ad esprimersi è stato per primo Della Vedova che, partendo da una riflessione sul risultato elettorale, ha annunciato la richiesto: "Dal punto di vista politico è un risultato straordinario, ma siamo fermi appena prima dell'ingresso in Parlamento – ha detto – Lo 0,05% sono poco più di 10mila voti a livello nazionale, a fronte di centinaia di migliaia di schede nulle: è per questo che chiederemo il riconteggio".

Il ruolo di Calenda nel collegio di Roma Centro

L'idea di Della Vedova sulle ragioni che hanno permesso l'ascesa del centrodestra: "Se hanno una maggioranza confortevole al Senato è anche perché seggi come quello di Bonino sono andati alla destra in conseguenza della scelta di Calenda e Renzi di uscire dal patto sottoscritto con il centrosinistra e andare da soli – ha spiegato Della Vedova – La nostra sarà un'opposizione netta e rigorosa, senza sconti e senza un'illusione di moderazione da parte di Salvini e Meloni. Non ci aspettiamo niente di diverso da quello che hanno propagandato sull'Europa, sulle alleanze con Ungheria e Polonia. E non ci aspettiamo nulla di positivo sui diritti".

"Ha regalato il collegio senatoriale della sua Roma a quella che ha lui stesso definito la peggiore destra europea – ha poi aggiunto Magi su Calenda, come si legge sul sito di Skytg24 – Lo ha fatto per una prova di forza con una candidatura che ha favorito la destra, una candidatura che non ha mai avuto una chance".

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