Dopo l’arresto Enrico Tiero si dimette dalla presidenza della Commissione Sviluppo in Regione Lazio

A quasi un mese dall'arresto con l'accusa di corruzione, Enrico Tiero ha rassegnato le proprie dimissioni dalla presidenza della Commissione Sviluppo Economico del Consiglio regionale. Soltanto nella giornata di ieri, lunedì 10 novembre 2025, il tribunale del Riesame aveva confermato l'arresto di Tiero, rigettando la richiesta di revoca della misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Latina Giuseppe Cario su richiesta della pm Martina Taglione.
Il consigliere si era già autosospeso all'indomani dell'arresto dagli incarichi di partito, mentre oggi sono arrivate le dimissioni dal ruolo di presidente della Commissione Sviluppo Economico del Consiglio regionale. Resta, invece, formalmente consigliere fino a quando non interverrà la sospensione ufficiale dal suo incarico, in base a quanto previsto dalla legge Severino. A quel punto, scatterà la surroga temporanea del suo seggio e delle relative funzioni istituzionali.
Cosa succede adesso nella commissione Sviuluppo della Regione Lazio
Il consigliere Tiero si trova agli arresti domiciliari dallo scorso 18 ottobre, con l'accusa di corruzione, a seguito delle indagini della Procura di Latina. Dopo le sue dimissioni , la commissione, composta da cinque esponenti della maggioranza e quattro dell’opposizione, si trova in una fase di stallo operativo ed è affidata alla gestione dei due vicepresidenti, Daniela Maura (Fratelli d’Italia) e Marietta Tidei (Italia Viva). Presto si dovrà individuare, al suo interno, qualcuno che possa rivestire il ruolo di presidente.
Potrebbe essere Maura, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia, dopo il rimpasto di metà mandato previsto dallo Statuto regionale, ma non è escluso che, invece, in base ai criteri di rappresentanza territoriale, possa essere affidata al consigliere regionale Vittorio Sambucci, eletto nella provincia di Latina.
In attesa della sospensione formale, il seggio di Tiero sarà occupato dalla prima dei non eletti nella lista di Fratelli d’Italia nella circoscrizione pontina, cioè Emanuela Zappone, che assumerà le funzioni fino alla fine della sospensione del titolare. Nel caso in cui Zappone dovesse rinunciare, il posto verrebbe attribuito al secondo dei non eletti, Vincenzo Fedele, coordinatore del partito a Minturno.