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Omicidio Desirée Mariottini a Roma

Desirée Mariottini, a via dei Lucani nulla è cambiato: nessun progetto per lo stabile dove è morta

I progetti di riqualifica dell’area di via dei Lucani nel quartiere San Lorenzo di Roma, sono stati tutti rifiutati dal Comune. “Sono arrivati tanti progetti – ha dichiarato la sindaca Virginia Raggi – purtroppo però nessuno rispettava i requisiti minimi che avevamo richiesto”. E l’area dove è stata uccisa Desirée Mariottini è ancora abbandonata.
A cura di Natascia Grbic
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A due anni dalla morte di Desirée Mariottini, in via dei Lucani è ancora tutto uguale. Quasi un anno fa, il 26 agosto 2019, era partito il progetto di riqualifica dell'area abbandonata di San Lorenzo dove la sedicenne è stata trovata morta la mattina del 19 ottobre. Progettisti, investitori e stakeholders hanno avuto novanta giorni di tempo per presentare le proprie proposte al comune nell'ambito della manifestazione ReinvenTIAMO Roma: di questi progetti, nessuno è stato però accettato dal Campidoglio. Lo ha dichiarato la sindaca stessa ieri durante la commemorazione per le vittime del bombardamento di San Lorenzo del 19 luglio 1943. "Un po' di tempo fa abbiamo iniziato a ragionare su via dei Lucani, dove è avvenuto un fatto drammatico, per recuperare quell'area e restituirla alla cittadinanza. Sono arrivati tanti progetti, purtroppo però nessuno rispettava i requisiti minimi che avevamo richiesto".

Morte Desirée Mariottini, a via Lucani ancora tutto uguale

Desirée Mariottini è stata trovata morta la mattina del 19 ottobre 2018 nello stabile abbandonato di via dei Lucani. La ragazza era stata drogata, violentata e lasciata morire senza che nessuno chiamasse l'ambulanza. Proprio i suoi stupratori hanno impedito ad altre persone di chiamare i soccorsi, condannandola così a morte certa. Composto per la maggior parte da edifici di proprietà privata, lo stabile di via Lucani era abbandonato da anni, lasciato a se stesso senza che nessuno dei proprietari sia mai intervenuto. Dopo il ritrovamento del corpo di Desirée e la messa in luce di quanto avveniva dentro lo stabile, la sindaca aveva pubblicamente annunciato che "o i privati riqualificano, o sarà esproprio". Dai privati non è pervenuta nessuna iniziativa, l'area è ancora totalmente abbandonata.

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