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Covid 19

D’Amato: “Il mancato riconoscimento del vaccino russo Sputnik è un danno al turismo”

Ema non ha ancora approvato il vaccino russo Sputnik. Una decisione che, secondo l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, potrebbe compromettere il turismo. “Penso sia utile studiare delle formule che consentano ai fini del Pass, il riconoscimento di questo farmaco”, ha dichiarato l’assessore.
A cura di Natascia Grbic
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“Il mancato riconoscimento ai fini di avvenuta vaccinazione dello Sputnik è un danno al nostro settore turistico poiché viene meno il flusso proveniente dalla Federazione Russa, che è stato sempre significativo per il nostro paese e anche per Roma Capitale". Lo ha dichiarato oggi l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato, in relazione al fatto che Ema non ha ancora approvato il vaccino russo. Un problema per le persone che vorrebbero venire nel nostro paese, ma che saranno inevitabilmente soggette a restrizioni nonostante siano vaccinate. "Penso sia utile studiare delle formule che consentano ai fini del Pass, il riconoscimento di questo farmaco, superando così un paradosso che vede lo Sputnik adatto al progetto Covax, gestito dall’OMS per garantire a tutti i paesi del mondo l’accesso al vaccino, per poi non riconoscerlo come certificazione vaccinale – continua D'Amato – Questa questione riguarda anche diversi cittadini italiani che lavorano in Russia e i cittadini di San Marino che hanno ricevuto questo vaccino.”

Durante la pandemia l'Istituto Spallanzani ha avviato una collaborazione con il centro russo Gamaleya e uno studio su Sputnik V, che va avanti da mesi. Una collaborazione su cui la Regione Lazio ha puntato molto e che più volte è stata al centro dei discorsi dell'assessore alla sanità D'Amato. Che in un'intervista rilasciata a Fanpage.it, aveva infatti dichiarato che "i lavori sono in corso e presto verranno forniti i dati scientifici". D'altronde era sempre lo stesso assessore che, mesi fa, quando le dosi in arrivo per la vaccinazione erano molto scarse, diceva che la Regione Lazio avrebbe voluto comprare in autonomia Sputnik V. Un acquisto difficile da effettuare dato che è l'Unione Europea a coordinare l'arrivo delle dosi in Italia. L'idea è definitamente tramontata con la mancata approvazione da parte di Ema, che potrebbe avvenire eventualmente non prima di settembre.

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