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Da Fiumicino a Civitavecchia si vota a favore dell’addio a Roma: “Faremo una nuova provincia”

La nuova Provincia Porta d’Italia sembra essere quasi pronta dopo l’ok del comune di Civitavecchia. Si attende il voto di Ladispoli atteso per fine mese.
A cura di Rosario Federico
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Porto di Civitavecchia (Foto archivio)
Porto di Civitavecchia (Foto archivio)

Un altro voto favorevole è arrivato per la formazione di una nuova provincia: Porta d'Italia. Dal Consiglio comunale di Civitavecchia ecco il "sì" per dire addio alla ex provincia di Roma, l'attuale Città metropolitana e dare il via al progetto. Dopo le conferme dei comuni di Fiumicino e Santa Marinella, è atteso per fine mese anche il voto di Ladispoli.

Da circa 40 anni si discute dell'iniziativa, che ora ha preso finalmente sostanza essendo supportata da una città come Civitavecchia, che con il suo porto rappresenta uno dei principali scali per le crociere in Italia, e da Fiumicino, la quarta città più popolosa della regione Lazio dopo Roma, Latina e Guidonia Montecelio. 

L'intento che si vuole raggiungere è lo sviluppo del litorale nord, che finora non ha avuto seguito, attraverso l'uso e la gestione in proprio delle risorse provinciali. Per questo, anche i sindaci vogliono andare oltre le divisioni tra partiti, in maniera bipartisan.

Il progetto Porta d'Italia: la possibile nascita del nuovo ente

Una volta terminata la raccolta di adesioni a Porta d'Italia, servono poi 18 mesi per formare la nuova provincia. È il tempo necessario per la nascita di un nuovo ente, dopo la presentazione della proposta di legge in Parlamento.

I più fiduciosi si augurano di poter formalizzare la sua formazione già nei primi mesi del 2026. Sono interessati al progetto anche il comune di Tarquinia, attualmente in provincia di Viterbo, e i comuni di Allumiere, Monteromano e Tolfa, in provincia di Roma. Tra questi, un discorso a parte andrebbe fatto per Tarquinia che risulta dipendente dai risultati delle prossime elezioni amministrative.

Tante anche le posizioni contrastanti. In questo momento ci sono divisioni nel comune di Cerveteri sul tema e anche il centrosinistra si ritrova indeciso sull'addio a Roma. Ad esempio, nel comune di Civitavecchia, il "sì" è stato votato solo dai consiglieri di centrodestra.

L'intenzione è rilanciare l'economia del mare e dare centralità al porto di Civitavecchia, all'aeroporto "Leonardo da Vinci" di Fiumicino, la rete autostradale, la statale Aurelia e la rete ferroviaria con le nuove risorse. È l'opportunità di una possibile nuova svolta per l'antica terra abitata dagli etruschi.

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