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Covid 19

Coronavirus Roma, bollettino Spallanzani: 222 casi positivi, 41 pazienti in terapia intensiva

Il bollettino diramato oggi, martedì 20 ottobre, dall’Istituto Spallanzani di Roma: 222 sono i pazienti positivi al tampone per la ricerca del virus Sars-CoV-2 ricoverati presso l’ospedale romano. Di questi, 41 sono ricoverati nel reparto di Terapia Intensiva. Rispetto a ieri i ricoveri sono diminuiti di quattro unità.
A cura di Enrico Tata
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Sono ricoverati ad oggi, martedì 20 ottobre, all'Istituto Spallanzani di Roma, 222 pazienti positivi al tampone per la ricerca del virus Sars-CoV-2. Di questi, 41 sono ricoverati nel reparto di Terapia Intensiva. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture sono 903. Rispetto al bollettino di ieri i pazienti ricoverati sono diminuiti di quattro unità, mentre sono stabili quelli più gravi che necessitano di supporto respiratorio. In una settimana pazienti ricoverati nell'ospedale romano sono aumentati di 37 unità. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono praticamente raddoppiati (erano 22 e ora sono 41).

D'Amato: "Nel Lazio abbiamo un mese di autonomia"

L'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato, ha ammesso che l'andamento dei contagi è preoccupante e le prossime settimane saranno decisive per tentare di "piegare" la curva epidemica: "Noi andiamo un po' meglio e abbiamo ancora un mesetto di margine. Ma per il resto occorre dire la verità: a livello nazionale abbiamo due settimane di tempo per piegare la curva, e se entro due settimane la curva non si piegherà sarà inevitabile dover prendere soluzioni drastiche: è ovvio che non si può fare un dpcm ogni settimana", ha dichiarato in un'intervista rilasciata al Foglio. Nel Lazio la situazione è questa: "Ogni cento persone che entrano ce ne sono circa 40 che escono; allo stato attuale i posti letto occupati per i ricoveri sono pari al 40 per cento del totale, e oltre ai circa 1.000 ricoveri ci sono anche le 700 residenze assistite dedicate ai clinicamente guariti; la regione sta lavorando per raddoppiare queste disponibilità ma se si considera che il tempo di degenza medio, ripeto: medio, di un ricovero per Covid-19 è di due settimane non ci vuole molto a capire che con questo ritmo la nostra regione ha un mese di autonomia mentre il resto del paese nel complesso ha la metà dell'autonomia che abbiamo noi".

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