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Covid 19

Coronavirus, comincia la sperimentazione sul vaccino: lo Spallanzani cerca volontari

Al via all’ospedale Spallanzani di Roma la sperimentazione sui volontari, dopo che il direttore generale dell’Inmi ha reso nota la notizia che il vaccino per il coronavirus è pronto ad essere testato. Il vaccino sarà somministrato a quarantacinque volontari di età fino ai 55 anni, per verificare eventuali reazioni.
A cura di Alessia Rabbai
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Allo Spallanzani di Roma è pronto il vaccino per il coronavirus e all'ospedale cercano volontari per testarlo. È l'annuncio dell'Isitituto nazionale di Malattie Infettive, baluardo nella battaglia e nella ricerca contro il Covid-19, dopo il termine della fase di sperimentazione sugli animali. A renderlo noto il direttore generale dello Spallanzani Marta Branca, che ha annunciato la notizia a La Repubblica. Il vaccino, prodotto dalla ReiThera di Castel Romano, con un piano di 8 milioni di euro sostenuto da Ministero della Ricerca con il Cnr e dalla Regione Lazio, ha infatti ricevuto il via libera del dell'Istituto superiore di Sanità, dell'agenzia italiana del farmaco e con il via libera del comitato etico.

Volontari per test vaccino Spallanzani

I volontari, quarantacinque in totale divisi in gruppi da quindici, che potranno partecipare alla sperimentazione del vaccino dello Spallanzani, dovranno rispettare alcuni requisiti, come un età che non superi i cinquantacinque anni, dovranno godere di buona salute senza presentare particolare patologie. Il vaccino verrà somministrato secondo un ciclo di 2,7,15 e 30 giorni per i primi tre pazienti. In seguito si procederà con la somministrazione agli altri dodici pazienti. Successivamente si procederà anche con il secondo e il terzo gruppo di volontari. Dopo la prima settimana, sarà il turno del secondo gruppo di volontari e poi con il terzo. Solo in seguito, raccolti i primi risultati emersi su soggetti sani e giovani, si procederà con i test su volontari di età superiore ai sessantacinque anni. I test sugli esseri umani avranno come obiettivo quello di accertare eventuali controindicazioni e capire quale sia la capacità minima di vaccino necessario per far sviluppare gli anticorpi.

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