Chiuse le indagini sul sindaco di Nemi Bertucci, verso il processo per abusi edilizi e truffa sul Superbonus

Il sindaco di Nemi Alberto Bertucci sarebbe stato rinviato a giudizio nell'ambito di un'inchiesta legata ai presunti abusi edilizi nell'abitazione di cui è co-proprietario insieme alla moglie nel centro storico della località dei Castelli Romani. A rivelare la notizia a Fanpage.it è l'avvocato Stefano Biaggi – uno dei soggetti che ha presentato l'esposto da cui ha avuto origine l'indagine -, che ha verificato l'informazione tramite un accesso agli atti al tribunale di Velletri.
L'immobile, interessato alla ristrutturazione al centro dell'indagine, è sotto sequestro preventivo dal marzo scorso, per l'accusa di inosservanza delle norme edilizie e paesaggistiche e al danneggiamento. Ad agosto, poi, nell'ambito della stessa inchiesta la procura ha ipotizzato anche il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, accusando Bertucci e altre cinque persone, tra le quali il responsabile dell'azienda che ha eseguito i lavori, di aver orchestrato un sistema per ottenere senza averne diritto le agevolazioni fiscali del Superbonus.
Per questo motivo, sono stati sequestrati preventivamente dalla Guardia di Finanza anche 500mila euro sui conti degli indagati. Poche settimane fa, la Cassazione ha respinto il ricorso di Bertucci e la moglie che chiedevano il dissequestro della casa e dei conti correnti. Nel provvedimento si legge che il tribunale ha "confermato la gravità indiziaria in ordine ai profili di illegittimità del permesso di costruire".
Bertucci è al terzo mandato da sindaco di Nemi, eletto con la lista Civica Uniti per Nemi e sostenuto da una giunta di area centrodestra (in maggioranza c'è tra gli altri Edy Palazzi che è anche consigliere regionale per Fratelli d'Italia). Nei mesi scorsi commentando l'indagine a suo carico, il primo cittadino si era detto sereno e sicuro che la vicenda si concluderà "con un nulla di fatto" definendo "le accuse totalmente infondate".