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Chiude l’Azzurro Scipioni: la crisi uccide uno dei templi del cinema a Roma

Non ce la fa più Silvano Agosti, il papà dell’Azzurro Scipioni, storico cinema romano che da quarant’anni trasmette i più bei film mai realizzati. La piccola sala ha dovuto prima chiudere a causa della pandemia da coronavirus, poi i proprietari dell’immobile hanno deciso anche di aumentare l’affitto. Una scelta non sostenibile per Agosti.
A cura di Natascia Grbic
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Foto di Giuseppe Schiano di Colella
Foto di Giuseppe Schiano di Colella

Ha ospitato nomi del calibro di Antonioni, Bertolucci, Fellini. Ha visto il maestro Ennio Morricone sedere al pianoforte il tema principale di ‘C'era una volta in America', una delle magie più incredibili cui i cinefili abbiano mai potuto assistere. Sulle sue porte dediche di registi e attori famosi, di scrittori e artisti che sono passati per quelle sale, per quel piccolo cinema che conta appena un centinaio di posti e che ha sempre trasmesso capolavori incredibili. Ma l'esperienza dell'Azzurro Scipioni, il piccolo cinema monumento storico della capitale, sta finendo qui. In un post pubblicato su Facebook Silvano Agosti, gestore della caratteristica sala colorata di blu, ha scritto: "Sedie cinema Azzurro Scipioni in vendita a 5 euro l'una (tutte insieme possibilmente). Chi è interessato mi telefoni. Per vederle meglio ingrandire la foto cliccando due volte. Le sto mettendo in vendita perché sono costretto a interrompere l'attività dell'Azzurro Scipioni. Adesso informerò l'assessore alla cultura ma non ho grandi speranze.". Un post pieno di amarezza, che ha scatenato un vero e proprio putiferio in rete: sono in migliaia a levare gli scudi contro la chiusura del cinema.

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"Mi hanno aumentato l'affitto"

Diversi i motivi che stanno spingendo Silvano Agosti a chiudere l'Azzurro Scipioni. Un po' per la pandemia da coronavirus, che ha portato il Governo a decidere di chiudere i cinema, una scelta che però sta portando le piccole sale a fronteggiare gravi problemi economici. Un po' perché, secondo quanto dichiarato da Agosti a la Repubblica, i proprietari dell'immobile vogliono alzare l'affitto. E, visti i tempi duri per i piccoli cinema (che già devono reggere la concorrenza dei multisala), l'Azzurro Scipioni non può reggere quest'altra ‘botta'. "In pochi mesi il lavoro di quarant’anni è stato cancellato – spiega Agosti a la Repubblica – La seconda ragione è prosaicamente economica: i frati domenicani, proprietari dell’immobile, mi hanno comunicato l’intenzione di voler quadruplicare l’affitto alla scadenza del contratto, probabilmente perché soggiogati dalla prospettiva di trasformare il cinema nell’ennesimo supermercato. Ma per me, già nelle attuali condizioni, è difficile far quadrare i conti alla fine dell’anno". "Appena venuto a conoscenza di quanto sta accadendo al cinema Azzurro Scipioni ho preso contatti per capire la situazione. Vogliamo evitare la chiusura", ha dichiarato il vicesindaco di Roma con delega alla Crescita culturale Luca Bergamo.

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