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Casting per talent show di cucina, 1000 euro per partecipare. Ma è una truffa

Un talent show di cucina, un premio da un milione di euro e una cauzione di mille da parte di ogni partecipante. Ma è una truffa.
A cura di Beatrice Tominic
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Un nuovo talent di cucina a Roma e Milano: solo uno fra tutti i partecipanti, il vincitore, potrà ottenere un milione di euro da impiegare nell'apertura di un locale. Ma è una truffa. Lo hanno scoperto a loro spese alcune delle persone in gara per il titolo a cui è stato chiesto di versare un anticipo di mille euro per garantirsi un posto nella trasmissione.

"Sarà restituito entro i prossimi 30 giorni, ci serve per far fronte agli alti costi di produzione", avevano assicurato dalla produzione di One Million Restaurant, questo il nome della fantomatica trasmissione. Soldi che, invece, non sono mai stati restituiti.

Cosa è successo: la truffa del talent di cucina

In gara squadra di aspiranti chef si sarebbero dovuti affrontare in gare di diverso stile e livello. Prima, però, era necessario assicurarsi il proprio posto nel programma, superando le difficili selezioni nelle due grandi città.

A Roma l'appuntamento era all'Eur, all’Hotel Oly. Tantissime le persone coinvolte, pronte ad essere giudicate dalla giuria, fra cui anche un noto chef stellato, risultato estraneo alle indagini. Fra cui una cinquantenne, da poco diventata sommelier, che riponeva le speranze nel programma per aprirsi alla ristorazione. "Mal che vada è stata un'esperienza", aveva pensato la donna. Mai avrebbe pensato di perdere una cifra così ingente.

Il racconto della donna

Prima ha inoltrato la domanda di partecipazione via web, nel 2019, in primavera. Poi la risposta e l'invito a partecipare alle selezioni all'Hotel Oly il 25 giugno dello stesso anno. Con lei, come riporta la Repubblica, tantissime altre persone, tutte determinate ad entrare nella trasmissione come partecipante. Una volta nell'albergo, alla presenza dei noti giudici, anche i più scettici si erano lasciati convincere della validità del progetto. Che, invece, non c'era.

La sommelier aveva superato la prova. "Selezione superata, ma per assicurarsi il posto in trasmissione servono anche mille euro di cauzione", le avevano detto. La donna era rimasta stupita. "Ma volevo partecipare. Così ho pagato: mi avevano assicurato che mi avrebbero restituito i soldi in 30 giorni". Non è avvenuto niente di tutto questo.

La condanna per truffa

Vedendo che i soldi non tornavano, la cinquantenne ha provato a contattare il responsabile delle selezioni. Al telefono e per email: sempre staccato il primo, senza risposta le altre.

Accortasi della truffa, la donna si è rivolta ad un avvocato. Il responsabile delle selezioni, Giandomenico V., è finito a processo. E lo scorso 22 marzo è stato condannato in primo grado per truffa a nove mesi di carcere.

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