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Caos durante il concorso presidi alla Fiera di Roma: 4 ore di coda, disagi e malori tra i candidati

Disagi al concorso per dirigenti scolastici al padiglione 7 della Fiera di Roma. Il test, che si è tenuto lunedì 6 maggio, ha avuto un ritardo di quattro ore.
A cura di Rosario Federico
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Concorso alla Fiera di Roma (Immagine di repertorio)
Concorso alla Fiera di Roma (Immagine di repertorio)

In coda per quattro ore, senza sedie, acqua o servizi igienici utilizzabili. Questo è stato il racconto di uno dei partecipanti al concorso per aspiranti presidi che si è tenuto lunedì 6 maggio. In 2400 hanno raggiunto il padiglione 7 della Fiera di Roma per la prova scritta del concorso riservato ai dirigenti scolastici. Il quiz, da svolgere al computer, sarebbe dovuto cominciare intorno le ore 10:30, ma ha avuto inizio solo quattro ore dopo, alle 14:30 tra caos e disagi.

Il più importante dei problemi riscontrati dai candidati sarebbe stato il forte odore di fogna che riempiva la sala del padiglione dove si doveva svolgere il quiz scritto. Secondo quanto spiegato dai partecipanti alla prova, si trattava di un enorme spazio senza finestre, in condizioni al limite con quattro bagni chimici, due dei quali si trovavano ai lati del padiglione.

"Molti candidati hanno iniziato a sentirsi male, sono arrivati paramedici e ambulanze", ha dichiarato un candidati in anonimo. La situazione è stata anche registrata in un verbale da un referente del Ministero dell'Istruzione e del Merito.

Imprevisti e disagi alla Fiera di Roma

Appuntamento alle ore 10 alla Fiera di Roma per la prova scritta del concorso riservato ai dirigenti scolastici. "Tutti puntuali. Alcuni sono arrivati addirittura in anticipo, verso le ore 9, a causa della giornata di sciopero dei mezzi nella Capitale. Sembrava essere una giornata tranquilla all'inizio. Invece poco dopo sono iniziati i problemi", spiega uno dei candidati a il Corriere della Sera.

Secondo i racconti dei partecipanti al test, i bagni chimici sarebbero stati maleodoranti. E sarebbero mancati anche banchi, tablet e sedie necessari per l'esame, recuperati soltanto all'ultimo momento. Soldi persi, inoltre, quelli impiegati per i biglietti di aerei e treni acquistati per il rientro a casa e rimasti inutilizzati a causa del ritardo della prova. Una spesa non preventivata che si è aggiunta, in alcuni casi, ai 350 euro necessari per partecipare alla prova e ai 1500 che devono versare le persone che superano il test per poter partecipare al corso di formazione.

Il concorso riservato ai dirigenti scolastici

I candidati alla prova erano risultati vincitori del ricorso presentato nel 2017 e terminato con la pronuncia del Consiglio di Stato favorevole alla ripetizione dell'esame scritto. Chi ha superato la prova deve sostenere un orale che si basa su un colloquio e alcuni quesiti messi a punto dalla commissione e presentati ai candidati con un sorteggio. Poi un corso di formazione e l'inserimento in coda nella graduatoria con la speranza di diventare dirigenti scolastici.

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